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Monica Trigona
Leggi i suoi articoliArt Monte-Carlo, fiera d'arte moderna e contemporanea fondata nel 2016 sotto l’Alto Patronato di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco e ospitata ogni anno al Grimaldi Forum di Monaco, si prepara a tornare nella primavera del 2026 (28 aprile-1° maggio) con un’ambizione rinnovata e una struttura profondamente ripensata. L’annuncio delle nuove date e dell’ampliamento del format arriva come un segnale chiaro: la fiera vuole uscire dalla dimensione «boutique» che l’ha caratterizzata per quasi un decennio per proiettarsi tra le piattaforme più rilevanti del panorama europeo. È un cambio di ritmo, prima ancora che di scala, che ridisegna la postura culturale del Principato e apre a una riflessione sul ruolo di Monaco come crocevia tra mercato, collezionismo e progettualità curatoriale.
Al centro di questa trasformazione emerge la nuova sezione Salon Art Monte-Carlo, pensata come un territorio di ricerca più che come un semplice ampliamento espositivo. La direzione artistica della nuova sezione Salon Art Monte-Carlo è affidata a Stefano Rabolli Pansera, architetto e curatore con una pratica nomadica che ha attraversato continenti e contesti, dalle collaborazioni con Herzog & de Meuron ai progetti con Beyond Entropy, dal Leone d’Oro per il Padiglione dell’Angola alla creazione della Bangkok Kunsthalle. La sua presenza segnala la volontà di far dialogare arte, architettura e design in un ecosistema coerente, in cui la fiera non sia soltanto luogo di transazione ma dispositivo culturale che produce senso oltre al mercato. Rabolli Pansera stesso, nel presentare la sua nomina, parla di una fiera che aspira a diventare un’esperienza di ispirazione, un luogo in cui l’articolazione dei linguaggi visivi generi conversazioni e non soltanto valorizzazioni economiche.
«Sono onorato di entrare a far parte del team per questa nuova sezione della fiera», ha dichiarato «Vogliamo creare una fiera di successo da un punto di vista commerciale e, al tempo stesso, un luogo di forte ispirazione culturale. La fiera, infatti, può davvero diventare un momento di scambio culturale, dove arte, architettura e design si incontrano, dialogano e diventano un’espressione coerente».
Image Photo Credit: © François Fernandez
La direttrice Charlotte Diwan da parte sua ha sottolineato come questa evoluzione si inserisca in un più ampio dinamismo del Principato, ma la sensazione è che la strategia punti più in alto: intercettare non solo i collezionisti locali ma la crescente attenzione internazionale verso il Mediterraneo come area culturale espansa. La nuova estensione del Grimaldi Forum, i percorsi espositivi ampliati e la presenza di oltre trenta gallerie internazionali architettano un paesaggio che vuole mantenere la raffinatezza storica della fiera inserendola però in un tessuto più vasto e connesso.
Decisivo, in questo senso, è l’ingresso di Art Monte-Carlo in Informa Prestige, la divisione lusso del gruppo fieristico globale Informa, già responsabile del Monaco Yacht Show e dei principali eventi high-end del Principato. Questa integrazione proietta la fiera in un sistema in cui arte, lifestyle, design e yachting convergono in un’unica piattaforma rivolta a una comunità di alto profilo internazionale. La fiera quindi starebbe vivendo un riposizionamento strategico per diventare uno snodo all’interno di un ecosistema del lusso culturale in costruzione, un punto di incontro in cui linguaggi e pubblici.
In questo scenario, la domanda non è se la fiera crescerà, ma come lo farà. Art Monte-Carlo sembra voler imboccare infatti una direzione diversa da quella delle grandi fiere globali: non la saturazione di stand o la moltiplicazione dei format ma la costruzione di un clima, di una qualità atmosferica, di un’immagine culturale che tenga insieme esclusività e ricerca, prossimità e apertura, eleganza e spessore critico (la sfida sarà sicuramente mantenere questa identità mentre si allarga il perimetro e si moltiplicano gli attori coinvolti). L’edizione 2026, che si aprirà con una VIP Preview il 28 aprile per poi proseguire fino al 1° maggio, sarà il primo vero banco di prova.
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