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Manoscritto persiano Sa'di di Shiraz (1210-1291). Ampia antologia poetica tratta dalle Kulliyat

Courtesy of Wannenes

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Manoscritto persiano Sa'di di Shiraz (1210-1291). Ampia antologia poetica tratta dalle Kulliyat

Courtesy of Wannenes

Oltre 430mila euro per i libri antichi e rari da Wannenes

Un portolano da sogno, manoscritti da collezione e rilanci da record: il mercato del libro antico parla (ancora) tutte le lingue del mondo

 

 

Una pergamena cinquecentesca da 112.550 euro, manoscritti miniati da sogno e un entusiasmo contagioso tra collezionisti di tutto il mondo: l’asta di libri antichi e rari organizzata da Wannenes nel primo semestre del 2025 si è chiusa con numeri da incorniciare, confermandosi come uno degli appuntamenti più rilevanti del panorama italiano. Con oltre 430mila euro di aggiudicazioni, un tasso di venduto dell’80% e una rivalutazione media del 140% rispetto alle stime iniziali, la sessione ha attirato l’attenzione di bibliofili, studiosi e istituzioni internazionali. Circa 200 i lotti venduti, con una media di 2.300 euro a pezzo: dati che testimoniano un mercato in buona salute, ma soprattutto vivace e selettivo.

A catalizzare l’interesse è stato il lotto 215, un capolavoro assoluto: un portolano iberico su pergamena del XVI secolo, proveniente da una bottega portoghese riconducibile al geografo reale Louis Teixiera. Con le sue ricche decorazioni, le sette vedute urbane miniate e l’intera mappatura del bacino del Mediterraneo, l’opera è stata battuta per 112.550 euro, diventando il top lot della stagione italiana per le aste di libri e manoscritti. Seguono a ruota due splendidi manoscritti persiani: il lotto 195, un raffinato esemplare delle Anwar-i Suhayli di scuola Moghul, aggiudicato a 62.500 euro, e il lotto 194, una pregiata Khamsah miniata, venduta per 21.150 euro. Un altro successo degno di nota è arrivato dai lotti 1–37, dedicati alla sezione maltese e siciliana, che hanno registrato il tutto venduto grazie all’interesse di collezionisti privati e fondazioni dell’arcipelago maltese, in un segnale forte e chiaro della volontà di custodire e valorizzare il proprio patrimonio culturale.

«Siamo molto felici dei risultati, ha dichiarato Riccardo Crippa, responsabile del dipartimento Libri, che premiano mesi di ricerca e promozione. Le piattaforme online si confermano centrali, ma per i pezzi più importanti il telefono resta ancora il vero campo di battaglia. La partecipazione internazionale è ormai una costante, e non può che farci piacere: se le opere provengono da Portogallo, India del Nord e Uzbekistan, è naturale – e direi auspicabile – che i compratori siano altrettanto globali». Crippa ha anche evidenziato una tendenza ormai strutturale del mercato: la polarizzazione dei valori. Alcuni esemplari d’eccezione raggiungono cifre altissime, mentre il mercato «medio» resta solido e stabile, sostenuto da una domanda costante. Ma c’è anche un ritorno all’intimo, al collezionismo come atto personale: «Mai come oggi un collezionista può costruire una biblioteca che rispecchi davvero chi è. I pezzi che attirano di più sono quelli curiosi, insoliti, eccentrici: non i soliti classici, ma opere che raccontano storie, identità, passioni. Anche se un portolano resta un sogno per pochi, là fuori ci sono migliaia di libri pronti a diventare parte della vostra storia»

Redazione, 17 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

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