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Albert Oehlen, «Untitled», 2022

© Albert Oehlen. Courtesy the artist and Gagosian. Photo: Simon Vogel

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Albert Oehlen, «Untitled», 2022

© Albert Oehlen. Courtesy the artist and Gagosian. Photo: Simon Vogel

Oehlen rielabora il mito della bagnante da Gagosian

Tra echi storici e gesti radicali, «Endless Summer» trasforma un motivo classico in un campo di battaglia visivo

A partire dal 20 ottobre (fino al 20 dicembre) Gagosian presenta nella sede di rue de Ponthieu a Parigi «Endless Summer», una nuova serie di dipinti firmata da Albert Oehlen (Krefeld, 17 settembre 1954), uno dei pittori tedeschi più importanti della sua generazione.
Al centro della mostra, il tema della bagnante, soggetto emblematico della tradizione pittorica francese che ha attraversato l’opera di artisti come Cézanne, Bonnard, Manet e Picasso. Oehlen, fedele al suo approccio sperimentale, si confronta con questo motivo classico per rileggerlo attraverso una pittura che si muove costantemente tra rappresentazione e astrazione.

I dipinti ruotano attorno a una figura femminile ricorrente, nuda e dai capelli neri, che in alcune tele si manifesta in forma riconoscibile, mentre in altre si dissolve in gesti pittorici puri, in stratificazioni di materia, colore e segno. Oehlen utilizza questa figura come punto di partenza per un’indagine libera, in cui la coerenza formale viene costantemente messa in discussione. Le opere alternano composizioni dense e visivamente complesse ad altre più essenziali, mantenendo sempre una tensione tra costruzione e disgregazione dell’immagine.

Albert Oehlen, «Untitled», 2025. © Albert Oehlen. Photo: Simon Vogel. Courtesy the artist and Gagosian

La figura prende origine da «Coucher de soleil terrifiant» (1940–49), dipinto del modernista americano di origine russa John Graham, scoperto da Oehlen negli anni Novanta. Più che una citazione, si tratta di un’appropriazione creativa: l’immagine viene rielaborata, decontestualizzata e trasfigurata attraverso un linguaggio pittorico che mescola dripping, gesti grafici, contrasti cromatici e interventi materici. In questo processo, la bagnante non è mai né osservata dal vero né completamente immaginata, ma si configura come una presenza ambigua, continuamente riformulata.

«Endless Summer» è una riflessione sul potenziale ancora attivo della pittura figurativa, ma anche un gesto di rottura rispetto a qualsiasi forma di stabilità visiva o concettuale. Oehlen riprendendo un soggetto iconico ne nega ogni prevedibilità, trasformandolo in campo di prova per nuove possibilità del dipingere. La mostra è organizzata in collaborazione con la Galerie Max Hetzler, anch’essa coinvolta nella presentazione parigina, ed è accompagnata da un catalogo coedito che include un saggio di Jean-Pierre Criqui e un’intervista condotta da Max Dax, dedicata al rapporto tra Oehlen e il linguaggio cinematografico.

Margherita Panaciciu, 18 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

Oehlen rielabora il mito della bagnante da Gagosian | Margherita Panaciciu

Oehlen rielabora il mito della bagnante da Gagosian | Margherita Panaciciu