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Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliMilano. In un’epoca dominata da social media e comunicazione virtuale, in cui tutto ciò che conta è fugace apparenza, Fabrizio Dusi va controcorrente e si ferma a riflettere sull’interiorità. In occasione del Fuorisalone 2016, il grande spazio postindustriale Plasma-Plastic Modern Art dedica all’artista lombardo la personale «Inside», curata da Simone Zeni e allestita da domenica 17 aprile (inaugurazione ore 23) al 29 maggio. Sono esposti lavori inediti e non, tra cui il noto «Bla bla bla», dove l’onomatopea che dà il titolo all’opera è riprodotta in ceramica con colori sgargianti.
Con uno stile sospeso tra Pop e Writing, Dusi mette in luce la mancanza di dialogo e di condivisione che caratterizza la folla con cui ciascuno di noi è a contatto ogni giorno, per esempio in coda al supermercato e nella metropolitana. Ma allude anche alle parole il cui significato viene indebolito se non svuotato quando mediate dalla tecnologia, che si sostituisce al contatto diretto e all’esperienza reale.
Dipinti o modellati con la ceramica sono anche le sagome stilizzate di uomini raffigurati con la bocca spalancata, un soggetto ricorrente con cui l’artista, nato a Sondrio nel 1974, simula urli assordanti anche se silenziosi. È un tentativo disperato di richiamare l’attenzione, camuffato con ironia da uno stile fumettistico cui si aggiungono bolle colorate e nuvolette con richieste di ascolto. «Il dialogo costruttivo è fra persone che hanno il desiderio di farsi capire ed altre che vogliono ascoltare, spiega l’artista, se viene a mancare questa volontà saremo sempre soli pur se nella folla».

Un'opera di Fabrizio Dusi in mostra a Milano

Un'opera di Fabrizio Dusi in mostra a Milano

Fabrizio Dusi, «Bla bla bla»
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