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M7 a Doha

Courtesy of Art Basel

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M7 a Doha

Courtesy of Art Basel

Nasce Art Basel Qatar: debutterà a Doha nel febbraio 2026

Dopo Basilea, Hong Kong, Miami e Parigi il colosso fieristico sbarca in Medio Oriente

Davide Landoni

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A poco più di due anni dall'annuncio del suo approdo in Francia, Art Basel si espande nuovamente e raggiunge il Qatar. MCH Group, società che gestisce la multinazionale fieristica, ha annunciato una storica partnertship con alcune delle principali società qatariote - Qatar Sports Investments (QSI) e QC+ - finalizzata al lancio di una nuova fiera d'arte moderna e contemporanea in Qatar.

Art Basel Qatar, che debutterà a Doha nel febbraio 2026, si candida a diventare un punto di riferimento per le gallerie, i collezionisti e gli artisti di Medio Oriente, Nord Africa, Asia meridionale e delle altre regioni limitrofe. L'edizione inaugurale di Art Basel Qatar si terrà nel polo creativo M7 e al Doha Design District, nel distretto di Msheireb, vicino ad altri luoghi di interesse come il Museo Nazionale del Qatar.

Andrea Zappia, Presidente e CEO del Gruppo MCH, ha dichiarato: «Siamo molto orgogliosi di collaborare con QSI e QC+. Si tratta di un progetto innovativo basato sull'unità di intenti di organizzazioni ambiziose e crediamo che costruiremo qualcosa di completamente nuovo che attirerà acquirenti e appassionati d'arte dalla regione e da tutto il mondo. Desideriamo ringraziare i partner che, sotto la guida di Sua Altezza l'Emiro, hanno creduto fortemente in questa collaborazione sin dal primo giorno e hanno scelto Art Basel come motore chiave per sostenere la visione culturale, sportiva e turistica del Qatar. Siamo impegnati nella crescita di Art Basel e, dopo il lancio di Art Basel Paris nel 2022, siamo pronti ad aggiungere una quinta fiera al nostro esclusivo e di successo portfolio. MCH Group, proprietario di Art Basel, si impegna a contribuire con risorse e capacità uniche a questa partnership per garantirne il successo a lungo termine».

Anche perché, dal tono del primo annuncio, traspare l'idea di non limitare il progetto al solo format fieristico, ma di rendere Art Basel Qatar una piattaforma integrata e continuativa, capace di diventare un punto di riferimento durante tutto l’anno, sia a livello locale che internazionale, attraverso mostre, programmi educativi, incontri e produzioni condivise. Chiave in questo disegno è il ruolo di QC+, società da anni impegnata nello sviluppo delle infrastrutture culturali nel Paese, come ricorda Sua Eccellenza Sheikha Al Mayassa Bint Hamad bin Khalifa Al Thani, Presidente dei Musei del Qatar (QM): «Nell'ambito della Visione Nazionale 2030 di Sua Altezza l'Emiro, il Qatar si sta trasformando in un'economia basata sulla conoscenza, con la cultura e le industrie creative che contribuiscono a guidare il cambiamento. Abbiamo costruito un fiorente ecosistema culturale e sportivo, sfruttando la capacità di entrambi di abbattere le barriere, creare esperienze condivise, aumentare la comprensione e promuovere un cambiamento positivo. Abbiamo inaugurato il Museo Nazionale del Qatar e il 3-2-1 Qatar Olympic and Sports Museum, e quest'anno lanceremo il Lusail Museum e il DADU: Children's Museum of Qatar. Abbiamo anche aperto una serie di centri creativi, dalla Fire Station: Artist in Residence al M7 e ai Liwan Design Studios and Labs. Quando abbiamo dato il benvenuto al mondo all'Hamad International Airport per la FIFA World Cup Qatar 2022™, la fusione tra cultura e sport non avrebbe potuto essere più evidente».

Difficile pronosticare ora il reale impatto che la fiera avrà sul sistema dell'arte mediorientale e non solo, ma è facile intuire l'ambizione di rafforzare Doha e il Qatar come player di primo piano. Un'operazione di primissima fascia che promette di stimolare l'ecosistema locale, il quale avrà ora a disposizione una vetrina senza precedenti affacciata sull'Occidente. Dall'altra parte, le gallerie occidentali gioveranno di un evento ormai istituzionalizzato, che consegnerà loro uno spazio d'eccezione per presentare le proprie proposte a un nuovo bacino di collezionisti.

Dal canto suo, Art Basel vanta 50 anni di esperienza nell'organizzazione di fiere in Europa, Americhe e Asia, e ci aspettiamo che anche in Qatar seguirà lo stesso modus operandi già utilizzato in altre occasioni. Ovvero costruire l'evento cucendolo in prima istanza su misura per le realtà locali, con una forte caratterizzazione legata alla città e la regione che ospita la fiera. E solo in un secondo momento espandere l'identità dell'evento su scala internazionale.

Questi i presupposti minimi, si fa per dire, di un evento che potrebbe fungere da innesco per l'intero movimento, dando vita a nuove realtà artistiche, iniziative, progetti e investimenti che da anni il sistema dell'arte ci ha mostrato crescere attorno al fertilizzante per eccellenza di questo mondo: le fiere.

Davide Landoni, 20 maggio 2025 | © Riproduzione riservata

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