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Sculture in movimento: questo sono le «BMW Art Cars», modelli del marchio tedesco, ormai storici oppure attuali, tutti «riletti» dal 1975 ad oggi da grandi artisti internazionali. Per il 50mo anniversario di questa iniziativa, dal 4 dicembre all’8 gennaio 2026 il BMW Art Car World Tour giunge a Milano, all’ADI Design Museum, dopo le tappe all’Art Basel Hong Kong, al Le Mans Classic in Francia, allo Zoute Grand Prix in Belgio e in molti altri Paesi nel mondo, e di qui proseguirà nel 2026 per Parigi, dove sarà presentato al Rétromobile.
A Milano sono esposte ben otto vetture, firmate da Alexander Calder, Frank Stella, Roy Lichtenstein, Esther Mahlangu, Sandro Chia, Jenny Holzer, Jeff Koons, Julie Mehretu, «il maggior numero di BMW Art Cars presenti nel tour mondiale per l’anniversario 2025», evidenzia Massimiliano Di Silvestre, presidente e amministratore delegato di BMW Italia, mentre Luciano Galimberti, presidente ADI Design Museum, rammenta come «il progetto sia diventato in cinquant’anni un osservatorio privilegiato sulle relazioni tra arte, industria e cultura materiale. Portare a Milano queste opere, continua, significa offrire uno sguardo concreto su come il design possa farsi luogo di interpretazione critica del presente, oltre che di innovazione formale». E Thomas Girst, Head of BMW Group Corporate Engagement, da parte sua pone l’accento sulla peculiarità di quest’esposizione «capace di riunire non solo gli appassionati di design e arte, ma anche quelli di motorsport, tecnologia e lifestyle».
Fu il pilota e gallerista francese Hervé Poulain, con Jochen Neerpasch, allora responsabile del motorsport BMW, a chiedere ad Alexander Calder di trasformare una BMW 3.0 CSL in un’opera d’arte e quella vettura non solo diventò un vero capolavoro, ma fu anche al centro della curiosità di tutto il pubblico alla 24 Ore di Le Mans. In seguito, altri modelli di auto BMW sarebbero stati interpretati dagli artisti presenti ora a Milano, insieme a figure come Andy Warhol, Robert Rauschenberg, David Hockney e altri di altrettanto valore, ognuno dei quali avrebbe riletto con il proprio linguaggio quelle vetture già di per sé iconiche, trasformandole in opere d’arte mobili.
Prossimo traguardo, la presenza a Rétromobile di Parigi, che nel 2026 festeggerà a sua volta il cinquantenario. In quest’occasione BMW porterà tutte le BMW Art Cars che hanno gareggiato a Le Mans.
La tappa italiana dell’Art Car World Tour è stata inaugurata a maggio al Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2025, dove la BMW Art Car firmata da Sandro Chia è stata presentata insieme all’intera collezione di miniature BMW Art Car e con una mostra fotografica di René Staud dedicata alla serie, ma la chiusura dell’anno all’ADI di Milano aggiunge una nuova coccarda al palmarès di BMW Art Car, essendo l’ADI Design Museum un polo d’eccellenza del mondo del design italiano e internazionale, al tempo stesso centro di ricerca e sede dell’esposizione della collezione permanente del premio «Compasso d’Oro» (memoria storica del design italiano dal 1954 ad oggi) e di mostre tematiche con focus sul design contemporaneo prodotte qui e poi, spesso, esportate nel resto del mondo, dall’Europa all’Asia, agli Stati Uniti, tutte frutto di uno stretto contatto con il mondo delle imprese, della moda, dell’architettura, dell’arte, della scienza e della tecnologia.
L’automobile BMW firmata Jeff Koons
L’automobile BMW firmata Roy Lichtenstein