Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Particolare del retro del «Ritratto della regina Caroline Murat» di Jean-Auguste-Dominique Ingres. © Artcurial

Image

Particolare del retro del «Ritratto della regina Caroline Murat» di Jean-Auguste-Dominique Ingres. © Artcurial

Mercato dell’arte antica: meglio affidarsi sempre a opere garantite

Le recenti vendite di Dorotheum a Vienna e Artcurial a Parigi suggeriscono la via da percorrere: cercare sempre e solo merce verificata

Simone Facchinetti

Leggi i suoi articoli

La strategia e il calcolo vanno sempre bene, ma bisogna avere anche la merce giusta, altrimenti si chiacchiera a vuoto e il rischio è di precipitare allegramente in un burrone. Un verosimile dialogo sull’argomento potrebbe essere questo: «Abboccheranno, vedrai; ce la faremo! Giriamo un video con la musichetta di sottofondo, stampiamo un libretto a colori, tanto la gente non sa più distinguere. Abboccheranno vedrai…».

Vorrei confrontare le recenti proposte di dipinti antichi di Dorotheum a Vienna (25 ottobre) con quelle di Artcurial a Parigi (22 novembre) solo per dimostrare che la qualità paga, e paga sempre. Non è vero che il mercato (intendo gli operatori, i collezionisti ecc.) non sa distinguere la verità dalla finzione e a un certo punto potrebbe anche vendicarsi. Nessuno può sapere in anticipo quando avverrà, ma quando arriva il momento i primi ad accorgersene sono gli stessi che hanno scommesso sulla finzione. Tecnicamente l’asta Dorotheum è stata un discreto disastro, gli invenduti hanno superato il 50% (76 lotti su 140).

Il banditore faceva delle smorfie strane durante l’asta e col passare del tempo i suoi movimenti sembravano sempre più meccanici e ripetitivi, la depressione l’aveva avvolto in una densa nube nera, percepibile anche online. Era consapevole di essere stato spinto in un burrone. Al di là dei risultati (che nella maggior parte dei casi non significano proprio nulla, o comunque necessitano di essere interpretati), la scelta del materiale messo in vendita a Parigi da Artcurial dimostrava una certa cura, un buon occhio e un ottimo senso della qualità. Quest’ultima caratteristica emergeva su tutte le altre. Significa che chi aveva selezionato le opere per allestire l’asta l’aveva fatto con un preciso obiettivo: sfamare esigenti palati di collezionisti raffinati.

Il punto sta proprio qua: non è meglio continuare a cercare sempre e solo merce verificata? Artcurial ha preferito imboccare la seconda via, per la soddisfazione dei collezionisti più avveduti. C’era solo l’imbarazzo della scelta. Dato che l’asta è passata possiamo parlarne in libertà. Personalmente mi sarei portato a casa il delicato disegno di Ingres con il «Ritratto della regina Caroline Murat». L’avrei appeso al contrario, mostrando il retro, così, solo per gioco. Tutte le etichette raccontano la storia stratificata di un oggetto che non ha certo bisogno di garanzie. Tuttavia è sempre meglio averle piuttosto che abbandonarsi al rischio della trouvaille e magari cascare in un burrone.

Particolare del retro del «Ritratto della regina Caroline Murat» di Jean-Auguste-Dominique Ingres. © Artcurial

Simone Facchinetti, 06 dicembre 2023 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

La vista lunga del tiratore scelto • Il quadro recentemente acquistato dalla National Gallery di Londra è misterioso perché da quando si conosce nessuno è mai riuscito a individuare il nome del suo vero autore

La vista lunga del tiratore scelto • Come scriveva il collezionista Guido Rossi in un editoriale su «Il Giornale dell’Arte» nel 1983 «nessun bene acquistato a un certo prezzo sul mercato, può essere venduto a un prezzo sicuro»

La vista lunga del tiratore scelto • La merce parla, basta saperla leggere, e ciò che ha affollato la fiera di Maastricht era piuttosto loquace. Ciò che più strideva, invece, erano gli allestimenti

Un volume Electa raccoglie i contributi di argomento artistico scritti dal collezionista tra il 1956 e il 1994: «Sono costretto a indebitarmi, a fare cambi, ricorrere ai mercanti, produrre clienti per loro, cercando di contagiarne altri»

Mercato dell’arte antica: meglio affidarsi sempre a opere garantite | Simone Facchinetti

Mercato dell’arte antica: meglio affidarsi sempre a opere garantite | Simone Facchinetti