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Cecilia Paccagnella
Leggi i suoi articoliLo scorso dicembre il Governo britannico aveva indetto un concorso per la progettazione di un monumento commemorativo per la regina Elisabetta II, invitando artisti, architetti e ingegneri a presentare le loro idee. L’opera, finanziata da soldi pubblici (tra 23 e 46 milioni di sterline, Iva esclusa), sarà eretta nel londinese St. James’s Park, vicino a Buckingham Palace, e dovrà raccontare la storia del regno, ma allo stesso tempo essere «bella, inclusiva e sostenibile», come si legge nel brief di presentazione.
Ad aggiudicarsi la gara un team guidato dallo studio di architettura Foster+Parners, tra cui anche l’artista britannico-nigeriano Yinka Shonibare, il cui progetto prevede una «tranquilla famiglia» di giardini reali collegati da un sentiero in pietra naturale, un nuovo ponte che sostituirà l’attuale Blue Bridge che attraversa il lago all’interno del parco e alcuni elementi figurativi, tra cui il monumento alla defunta Regina, lei ritratta accanto al principe Filippo, a Birdcage Walk, e un cancello dedicato a quest’ultimo.
«Sono lieto di dare il benvenuto a Martin Jennings nel team del Queen Elizabeth Memorial, ha affermato il fondatore e presidente esecutivo di Foster + Partners, Norman Foster. Il suo lavoro ha una sensibilità e un’umanità che ben si allineano con lo spirito fondamentale del progetto, e non vedo l’ora di lavorare insieme a Martin e al resto del team nei prossimi mesi».
Così, il 20 settembre, sul sito del Governo, è stata annunciata la nomina dello scultore britannico Martin Jennings (1957) per creare la sola statua di Elisabetta (i cui dettagli sono ancora in fase di definizione), selezionato da Foster+Partners assieme al Queen Elizabeth Memorial Committee, di cui fanno parte Sandy Nairne, ex direttore della National Portrait Gallery di Londra, e la storica Anna Keay, direttrice del Landmark Trust.
«Sono entusiasta di essere stato invitato a realizzare la scultura della regina Elisabetta, ha dichiarato l’artista. Era amata e ammirata in tutto il mondo per la sua incrollabile dedizione al dovere, accompagnata da grazia, moderazione e umanità. Il monumento non solo deve riflettere la grandiosità del luogo in cui sorge, ma anche essere un oggetto di gioia per i suoi innumerevoli visitatori negli anni a venire».
Il rapporto tra lo scultore e la famiglia reale non è però una novità: nel 2000 scolpì il busto in bronzo della Regina per la Cattedrale di St. Paul e nel 2022 fu incaricato dalla Royal Mint (la Zecca Reale britannica) di realizzare un’effigie di re Carlo III per la nuova moneta.
A Londra, le sue interpretazioni tridimensionali di personalità di spicco britanniche risalgono al 2007, quando consegnò il ritratto del poeta John Betjeman alla stazione ferroviaria di St. Pancras; tre anni dopo fu la volta dello scrittore Philip Larkin alla stazione Hull Paragon Interchange; e, nel 2016, dell’imprenditrice e infermiera giamaicana con cittadinanza britannica Mary Seacole al parco del St. Thomas’ Hospital.
«A nome del comitato, sono lieto che abbiamo scelto Martin Jennings per realizzare la scultura della regina Elisabetta, ha dichiarato il presidente del Comitato Robin Janvrin. Abbiamo ritenuto che avesse una comprensione molto sensibile del significato di questa commissione unica e siamo rimasti impressionati dai precedenti lavori di Martin e dalla sua capacità di cogliere l’essenza del personaggio ritratto nelle opere d’arte pubbliche».

Un render della scultura che ritrae la regina Elisabetta II al fianco del marito, il principe Filippo, che sorgerà all’interno di St. James’s Park. © Foster+Partners
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