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Carlo Rambaldi con un modellino di E.T.

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Carlo Rambaldi con un modellino di E.T.

Los Angeles per il centenario di Carlo Rambaldi

Il Museo dell’Academy rende omaggio all’autore degli effetti speciali di «E.T. l’Extra-Terrestre», «Alien» e «King Kong», grazie ai quali ha vinto tre statuette in altrettante notti degli Oscar

Al creatore di E.T. il Museo dell’Academy a Los Angeles dedica una retrospettiva di 13 film, lungo un mese di proiezioni, dal 30 ottobre al 30 novembre, «The Man Who Made Creatures: Special Effects Wizard Carlo Rambaldi». Una rassegna che porta i film in versione pellicola 35mm e restauri in 4K: un onore riservato solo ai più grandi del cinema. 

L’Academy Museum of Motion Pictures, la casa degli Oscar e una delle massime istituzioni cinematografiche del mondo, si unisce alla Dgca del Ministero della Cultura e a Cinecittà per celebrare il genio italiano degli effetti speciali. Un omaggio in occasione del centenario della nascita del maestro che con la sua inventiva ha creato mondi, creature, atmosfere fatte con arte e artigianalità pure, decenni prima che i computer, le Vfx, la realtà virtuale o l’Intelligenza Artificiale potessero farlo. E in molti casi, con minore inventiva e talento. Si tratta di «un atto dovuto, rendere omaggio ad un artista dal talento unico qual è stato Carlo Rambaldi, un gigante della cinematografia internazionale che, partito dalla provincia emiliana, è salito alla ribalta del mondo conquistando intere generazioni di spettatori con le sue creazioni espressione di una straordinaria sintesi tra inventiva, artigianalità e meccanica. La giusta attenzione per un grande italiano che ha dato tantissimo al nostro Paese e alla settima arte», afferma il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni. «Carlo Rambaldi è un simbolo della capacità tutta italiana di fare del sapere artigianale un’arte, commenta Antonio Saccone, presidente di Cinecittà, con una capacità che è propria anche di Cinecittà, la casa delle maestranze e dei maestri, e che non potevamo non accompagnare con questa retrospettiva. Rambaldi ci ha regalato volti, forme, momenti memorabili. Dalle sue mani è uscita, come dal dito del suo E.T., la possibilità per ogni spettatore di sentirsi connesso a un mondo. L’omaggio è il modo di ringraziarlo di questa eterna magia».

Nato nel 1925 a Vigarano Mainarda e scomparso nel 2012, Rambaldi è stato premiato con 3 premi Oscar: nel 1977 per «King Kong» con lo Special Achievement Award, nel 1980 per «Alien» e nel 1983 per «E.T. l’Extra-Terrestre» per i Migliori effetti speciali. Soprattutto ha portato gli spettatori di tutto il mondo per mano verso universi fantastici: sollevando il corpo di Jessica Lange con la mano gigantesca del gorilla King Kong, facendo comunicare universi attraverso il dito e lo sguardo dell’E.T. di Spielberg, dando moto alla inquietante, memorabile creatura dell’Alien di Ridley Scott, mettendo gli umani ancora in comunicazione con gli extraterrestri nell’immortale «Incontri ravvicinati del terzo tipo» (1977) spielberghiano, e infine muovendo i deserti di «Dune» (1984) di David Lynch. A inaugurare il ciclo, la proiezione di «Profondo rosso», 1975, di Dario Argento.

Carlo Rambaldi, 1992

Carlo Rambaldi con un oggetto di scena del film «Alien»

Gianfranco Ferroni, 24 ottobre 2025 | © Riproduzione riservata

Los Angeles per il centenario di Carlo Rambaldi | Gianfranco Ferroni

Los Angeles per il centenario di Carlo Rambaldi | Gianfranco Ferroni