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Stefano Miliani
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Esporre temporaneamente a Urbino la Pala commissionata da Federico da Montefeltro a Piero della Francesca e oggi conservata nella Pinacoteca di Brera a Milano è concepibile? E con quali motivazioni?
Finito il restauro del mausoleo di San Bernardino l’assessore all’urbanistica Roberto Cioppi ha ripreso la proposta di Vittorio Sgarbi di esporvi il dipinto. Conferma? «Certo. Non si può sovvertire la storia ma si può riunire un trittico di opere concomitanti» in quanto testimoni di un «passaggio di civiltà».
Lo storico dell’arte e assessore alla Rivoluzione nel Comune urbinate illustra la sua idea: dai Musei Civici di Palazzo Mosca a Pesaro chiederebbe il prestito dell’«Incoronazione della Vergine» di Giovanni Bellini; nella città adriatica vorrebbe anche la «Madonna con Bambino e santi» di Marco Zoppo «finita a Berlino e concepita nello stesso periodo. Le tre opere cambiano l’arte e questo progetto è una logica rilettura di quegli anni cruciali per la pittura italiana» a partire dal 1470.
Secondo Sgarbi il programma era andato piuttosto avanti, poi si è arenato: «Intendo parlarne con il ministro Dario Franceschini ma ho la sensazione che il Ministero dei Beni culturali sia conservatore come mentalità». E che cosa dice James Bradburne, il direttore di Brera? «Non ci ho ancora parlato. Ho pensato l’operazione prima delle nomine dei direttori. Adesso la trafila ricomincia».
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