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L'ex Gnam Collusa

Federico Castelli Gattinara

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Il prequel è stata la mostra «The Lasting» il 21 giugno nel salone centrale, non a caso dedicata al tempo, a intervallo e durata, due concetti fondamentali nel pensiero del Novecento.

Il 10 ottobre si alzerà il sipario sulla riorganizzazione generale della Galleria nazionale d’arte moderna voluta da Cristiana Collu, direttrice dallo scorso novembre, che ha cambiato radicalmente volto e spazi della storica istituzione. Oggi entrando tutto appare molto più accogliente, il paludato eclettismo architettonico di Cesare Bazzani è inondato di luce e di bianco: tende, infissi, rivestimenti in legno di ciliegio. Tra mobili leggeri in legno chiaro e divani imbottiti, il visitatore entra in un ambiente dove può sostare, collegarsi al wifi, consultare un catalogo o consumare qualcosa.

Perché ci è voluto un anno intero? «Sono stata in ascolto, ha detto la direttrice, ho scelto un certo silenzio carico di forza, ho provato ad accordare gli strumenti prima di iniziare a suonare». Il tempo è il perno su cui sembra ruotare la nuova Galleria. «Time is Out of Joint» (dall’Amleto) è la nuova grande mostra-allestimento (11 ottobre-15 aprile 2018), che porta a compimento una rivoluzione, il totale ripensamento delle storiche e gloriose collezioni di Otto e Novecento, una rilettura delle opere e una ricucitura dei percorsi in spazi rinnovati, più simili a una moderna Kunsthalle.

Federico Castelli Gattinara, 09 ottobre 2016 | © Riproduzione riservata

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L'ex Gnam Collusa | Federico Castelli Gattinara

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