Quest’anno l’estate antiquaria londinese è più corta: parte con The Art and Antiques Fair Olympia, all’omonimo quartiere fieristico di South Kensington, dal 26 giugno al 2 luglio, continua con Masterpiece, allestita nei South Grounds del Royal Hospital Chelsea dal 29 giugno al 5 luglio, e termina con la London Art Week, dal 30 giugno al 7 luglio. In questo lasso di tempo si tiene anche il 28 e 29 giugno, negli spazi londinesi di Christie’s a King Street, l’International Ceramics Seminar, la serie di conferenze e tavole rotonde organizzata storicamente dai coniugi Brian e Anna Haughton (che alcuni anni fa associavano al Seminar anche una fiera, che ora non si tiene più, e che quest’anno hanno anche sospeso Art Antiques London). Insomma, tre fiere in 14 giorni; tre anni fa erano quattro in 36 giorni.
 
Olympia, rassegna con circa 160 espositori, ha due nomi italiani: M.B. Art srl, di Andrea Morra e Marco Busca (Piacenza, specializzati in moderno e contemporaneo) e Raffaello Pernici di Rosignano Solvay (Li), specialista in ceramiche del Novecento).


Masterpiece, giunta all’ottava edizione, raccoglie 150 espositori, di cui 12 italiani: Paolo Antonacci (che nella sua galleria di via Alibert a Roma ha fino al 23 giugno un’esposizione di acquerelli di Vladimir Khasiev), Brun Fine Art (Milano e Londra), Cortesi Gallery (Milano, Lugano e Londra), Alessandra Di Castro (Roma), M&L Fine Art (la galleria aperta a Londra nel 2015 da Matteo Lampertico e Luca Gracis), Mazzoleni (Torino e Londra), Repetto (Londra), Robertaebasta (Milano), Robilant+Voena (Milano-Londra), Scultura italiana di Dario Mottola (Milano), Tornabuoni Art (Firenze-Milano-Parigi-Londra), Valerio Turchi (Roma). Tra le presenze straniere, Giovanni Sarti ha un’«Ascensione di Cristo» di Neri di Bicci, già appartenuta al Baron Petre di Writtle, in Essex.


Alla London Art Week, apertura concertata di 45 gallerie e di tre case d’asta che espongono opere in un arco cronologico di 5mila anni, ci sono 9 espositori italiani. Sono: Benappi Fine Art, Brun Fine Art, la bolognese Fondantico, Carlo Virgilio di Roma, Cesare Lampronti di Roma-Londra, M&L Fine Art, il bolognese-parigino Maurizio Nobile, Moretti Fine Art (che nell’occasione presenta un’opera di Guido Reni, «Due baccanti», identificata come estremità destra di un grande dipinto raffigurante il «Matrimonio di Bacco e Ariadne» commissionata da Henrietta Maria di Borbone, moglie di Carlo I d’Inghilterra) e Robilant+Voena. Tra gli espositori esteri, l’«archeologo» londinese Rupert Wace presenta un torso marmoreo romano di un satiro datato tra il I e il III secolo d.C.; l’«armaiolo» inglese Peter Finer un elmo italiano medievale del 1370-80 ca; lo specialista di disegni antichi Stephen Ongpin, infine, uno studio di Giambattista Tiepolo di una figura umana in piedi per la decorazione di un soffitto.