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A Brera la nuova mostra dossier che accosta, in dialogo, un dipinto della Pinacoteca a poche opere ospiti da altri importanti musei
- Ada Masoero
- 21 luglio 2023
- 00’minuti di lettura


«Madonna con il bambino tra i santi Giovanni Battista e Caterina d’Alessandria o Giustina» di Boccaccio Boccaccino, Venezia, Museo Correr
L’eccezione di Bradburne per Boccaccino
A Brera la nuova mostra dossier che accosta, in dialogo, un dipinto della Pinacoteca a poche opere ospiti da altri importanti musei
- Ada Masoero
- 21 luglio 2023
- 00’minuti di lettura
Contrario da sempre alle grandi mostre, per non stravolgere la fisionomia della Pinacoteca di Brera, dal 2016 il direttore James M. Bradburne punta su mostre dossier che accostino, in dialogo, un dipinto della Pinacoteca a poche opere ospiti da altri importanti musei. Fino al 3 settembre va in scena l’«XI Dialogo. Boccaccio Boccaccino. Alle soglie della Maniera moderna in Val Padana»: la prima mostra mai dedicata a questo artista, autore del ciclo di affreschi delle «Storie della Vergine e di Cristo» (1514-18) del Duomo di Cremona.
Nato forse a Ferrara tra il 1462 e il 1466, morì a Cremona nel 1525: fu uno dei protagonisti della pittura padana nel primo Cinquecento. Nell’XI Dialogo, alla sua «Madonna con il Bambino» di Brera sono accostati per la prima volta la «Madonna con il Bambino» e la «Sacra conversazione con santi» (entro il 1506), del Museo Correr di Venezia, e l’«Adorazione dei Pastori» (ultimo Quattrocento) del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli.
Ma chi era Boccaccio Boccacino? Figlio di un ricamatore cremonese attivo alla corte estense, si formò forse tra Ferrara e Bologna. Dopo la sua prima opera documentata, ma perduta, un polittico per una chiesa genovese del 1493, Boccaccino giunse a Milano per trasferirsi poi a Ferrara alla corte di Ercole I d’Este, dove formò più d’un pittore (tra gli altri, Garofalo e Ludovico Mazzolino) prima che, nel 1500, la moglie adultera fosse assassinata.
Si spostò allora a Venezia, dove dipinse, tra l’altro, una serie di apprezzate «Madonne con il Bambino» e di «Sacre conversazioni» di cui i due dipinti veneziani e quello braidense in mostra sono esempi significativi. E a Venezia, dove restò fino al 1506, seppe aggiornarsi ai modi sperimentali di Giovanni Bellini e di Giorgione. A commento della mostra, un piccolo e denso catalogo (Marsilio) a cura di Maria Cristina Passoni, ricco di documenti inediti.