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Particolare di un’opera di Luigi Pericle.

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Particolare di un’opera di Luigi Pericle.

Le scoperte dell’esoterico Pericle

Il prossimo anno il Musée des Beaux-Arts di Mulhouse dedicherà all’artista svizzero una prima grande retrospettiva in terra francese. Nel frattempo nasce una borsa di studio e l’Archivio, visitabile su appuntamento, è digitalizzato

Mariella Rossi

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Quella di Luigi Pericle (Basilea, 1916-Ascona, 2001) è stata una scelta radicale. Nel 1965, all’apice della carriera, periodo in cui esponeva accanto ad artisti quali Appel, Tàpies, Dubuffet e Picasso, decise di ritirarsi dalle scene in un volontario eremitaggio, poi rivelatosi estremamente prolifico per la sua ricerca artistica e i suoi studi esoterici. Di lui non si è più saputo nulla fino alla fortuita riscoperta e acquisizione della sua casa rifugio, ad opera dei coniugi Andrea e Greta Biasca-Caroni. Il patrimonio celato al suo interno è oggetto di tutela e studio da parte dell’Associazione Archivio Luigi Pericle, fondata nel 2019, che si occupa della conservazione, catalogazione e valorizzazione di più di 4mila opere, 14mila documenti originali e una vasta biblioteca.

Dopo la prima trilogia di monografiche a Venezia, Londra e Lugano, il prossimo anno il Musée des Beaux-Arts di Mulhouse dedicherà a Pericle la prima retrospettiva francese, «D’un monde à l’autre», dal 15 marzo 2024 al 26 agosto 2024, estesa al Musée National de l’Automobile della stessa città, che custodisce una Ferrari cui Pericle era legato, già appartenuta a Roberto Rossellini e Ingrid Bergman. Curata da Chloé Tuboeuf e, per il Musée de l’Automobile, da Elia Saunier, la mostra sarà corredata da catalogo con testi di Valérie Da Costa e Pascal Rousseau.

Ad Ascona nell’Archivio, visitabile su appuntamento, si può ammirare una mostra permanente con più di 150 opere e ambienti per lo studio. Oltre alle attività espositive, grande attenzione è dedicata alla ricerca, grazie anche a regolari collaborazioni con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e il Warburg Institute e la Royal Drawing School di Londra, ai cui studenti l’associazione offre l’opportunità di accedere all’Archivio e l’invito a produrre nuovi progetti a esso correlati. L’anno prossimo si aggiungerà un’ulteriore opportunità di ricerca: la prima borsa di studio dell’Archivio Luigi Pericle, realizzata in collaborazione con la Fondazione Cini, Civiltà e Spiritualità Comparate di Venezia. Sarà focalizzata sul legame tra arte e esoterismo e si svolgerà attraverso un soggiorno studio di due mesi presso l’Archivio e altri due presso la Fondazione veneziana. Per quanto riguarda il lavoro di archiviazione è da ricordare la recente digitalizzazione del patrimonio musicale di Pericle, anch’esso fruibile, nel quale spicca tra le rarità l’ambiente giapponese di Kitaro.

Particolare di un’opera di Luigi Pericle.

Mariella Rossi, 29 novembre 2023 | © Riproduzione riservata

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