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Sol Calero

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Sol Calero

La venezuelana Sol Calero ha firmato la nuova illy Art Collection

Nata a Caracas e attiva a Berlino, la pittrice ha trasportato sulla celebre tazzina la sua poetica ironica e giocosa

Davide Landoni

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illycaffè presenta la nuova illy Art Collection firmata da Sol Calero, artista nata a Caracas e oggi attiva a Berlino, celebre per le sue opere che esplorano i temi della rappresentazione e dell’identità attraverso installazioni immersive ricche di motivi e tessuti colorati. L’estetica dell’artista prende forma attraverso una pratica che unisce pittura, architettura vernacolare e diverse tipologie di materiali - come tessuti, mobili, mosaici - per creare ambienti colorati, partecipativi e site-specific. 

Le sue opere, spesso ambientate in contesti che evocano attività quotidiane come saloni di bellezza, scuole di salsa, ristoranti o agenzie di viaggio, mettono in discussione le gerarchie estetiche e culturali e la percezione dell’esotico, affrontando temi come identità, migrazione e sradicamento con uno stile a tratti ironico e giocoso. Nell'intervista che segue ci ha raccontato come la sua poetica per una commissione tanto particolare.

Usi una grande varietà di tecniche e media nel tuo lavoro: c'è una visione generale che li collega?
Vedo tutte le diverse tecniche e media come parte di un linguaggio visivo e concettuale più ampio che ho sviluppato nel tempo. Il mio lavoro ruota attorno a temi come l’identità, la rappresentazione e i racconti culturali, in particolare quelli legati alla realtà latinoamericana. Cerco sempre di creare ambienti immersivi che invitino alla riflessione e al dialogo. La diversità dei mezzi espressivi aiuta a evocare una molteplicità di voci e di esperienze vissute.

Lavorare alla tazzina illy: che tipo di sfida ha rappresentato per te?
Trasferire il mio linguaggio visivo - solitamente sviluppato su larga scala, come nelle installazioni immersive - su un oggetto piccolo e quotidiano è stato al tempo stesso una sfida e una grande opportunità. Quelle tazzine sono diventate delle mini-telai, dei contenitori non solo di caffè, ma anche di colore, forme e idee.

Identità, migrazione e sradicamento sono al centro della tua ricerca. Come riesci a esprimerli con uno stile ironico e giocoso senza sminuirne l’impatto?
Mi piace pensare che, creando spazi accoglienti in cui le persone possano riconoscersi, apro la porta a conversazioni più profonde sullo sradicamento, sulla percezione culturale e sul senso di appartenenza. Credo che il carico emotivo di questi temi non debba essere trasmesso solo attraverso la solennità: anche la gioia, l’ironia e l’esperienza condivisa hanno un loro potere comunicativo.

Le tue opere sono spesso ambientate in contesti quotidiani, perché?
Gli spazi quotidiani, come saloni di bellezza, agenzie di viaggio o caffè, sono carichi di significato. Sono luoghi di scambio, di rappresentazione, di costruzione dell’identità. Collocare il mio lavoro in questi ambienti, o ricrearli all’interno di spazi espositivi, significa per me abbattere i confini tra arte e vita. Sono spazi familiari e collettivi che favoriscono la partecipazione e la connessione, aspetti centrali nell’esperienza che voglio offrire con le mie opere.

Quanto conta l’aspetto narrativo nei tuoi dipinti?
Anche quando un’opera può sembrare puramente decorativa o astratta, c’è sempre una storia che viene raccontata — personale, storica o culturale. Mi interessa il modo in cui le storie vengono costruite e come gli elementi visivi possano fungere da frammenti narrativi. Per questo spesso includo riferimenti all’architettura vernacolare, a simboli o motivi decorativi: tutti elementi che portano significato e suggeriscono un contesto narrativo.

Cosa hai scelto di rappresentare per la illy Art Collection?
Per questa edizione speciale, ho voluto portare la mia tavolozza di colori distintiva e i miei motivi floreali nel mondo dell’arte funzionale. Volevo che le tazzine riflettessero il calore e la vivacità delle opere che creo di solito, offrendo al contempo un momento di interazione personale. Si trattava di creare una connessione attraverso un oggetto che le persone usano nei loro rituali quotidiani.
 

Davide Landoni, 08 maggio 2025 | © Riproduzione riservata

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