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Davide Landoni
Leggi i suoi articoliEra il più votato nelle fasi precedenti, era già il vincitore del Premio Strega Giovani, era il più chiacchierato, era il più "in vista" nelle librerie. Ora Andrea Bajani con «L'anniversario» è ufficialmente anche il vincitore del Premio Strega 2025, il più influente premio letterario italiano. Niente incide più sulle vendite, come niente certifica di più la qualità di un romanzo (fin dove può farlo un premio). Dunque si festeggia in casa Feltrinelli, che non trionfava addirittura dal 2005, quando ad aggiudicarsi il premio fu Maurizio Maggiani con Il viaggiatore notturno.
Proposto da Emanuele Trevi e lungo 128 pagine, «L'anniversario» racconta di una famiglia infelice, quella composta da un padre autoritario, una madre invisibile e due figli schiacciati da una situazione insostenibile. Tanto che uno dei due sceglierà, una volta adulto, di tagliare ogni legame con i genitori. Nelle prime pagine è lui a raccontarci della strana ricorrenza che sta vivendo: sono dieci anni dall'ultima volta che ha visto il padre e la madre.
Si possono abbandonare il proprio padre e la propria madre? Si può sbattere la porta, scendere le scale e decidere che non li si vedrà più? Mettere in discussione l’origine, sfuggire alla sua stretta? Il romanzo - con una voce «scandalosamente calma», come scrive Emmanuel Carrère - affronta questo tabù con placida brutalità, senza sensazionalismi e retorica, ma evidenziando ogni piccola e grande dinamica che può rendere una casa un luogo da cui si desidera fuggire.
«L'anniversario» è prima di tutto un romanzo di liberazione, che scardina e smaschera il totalitarismo della famiglia. Ci ferisce con la sua onestà, ci disarma con il suo candore, ci mette a nudo con la sua verità. È lo schiaffo ricevuto appena nati: grazie a quel dolore respiriamo. Il percorso di guarigione non si esaurisce con l'evasione, che a tratti anzi tormenta ancora di più il protagonista, ma segnerà la sua vita ancora a lungo. Fino proprio alla scrittura di questo romanzo, in una deliberata autofiction che lascia sospeso il reale confine tra autobiografia e finzione.
Andrea Bajani ha 49 anni, è autore di una ventina di libri (romanzi, raccolte di poesie e saggi) ed era già stato candidato al Premio Strega nel 2021 con il suo romanzo precedente, «Il libro delle case», sempre pubblicato da Feltrinelli. L’anniversario ha vinto con 194 voti. Gli altri libri candidati erano «Perduto è questo mare» di Elisabetta Rasy (Rizzoli), secondo con 133, «Quello che so di te» di Nadia Terranova (Guanda), 117 voti, «Chiudo la porta e urlo» di Paolo Nori (Mondadori), 103 voti, e «Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia» dell’esordiente Michele Ruol (TerraRossa), 99 voti.

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