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Elena Franzoia
Leggi i suoi articoliUn’antica leggenda attribuisce la veneratissima statua lignea del Volto Santo, custodita in Cattedrale, al biblico San Nicodemo, che la avrebbe scolpita allo scopo di tramandare l’immagine di Cristo senza però riuscire a rappresentarne il volto. Opera dunque in parte «acheropita» (non fatto da mano), affidata alle onde in una barca priva di nocchiero, il grande Crocifisso sarebbe giunto nel porto di Luni e per volontà divina portato a Lucca nel 782 d.C.
Le indagini preliminari al prossimo restauro, promosse dall’Opera del Duomo di Lucca nell’ambito delle celebrazioni per i 950 anni dalla rifondazione della Cattedrale e realizzate a Firenze dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare CHNet (Cultural Heritage Network) con il metodo del carbonio 14, hanno confermato quanto sostenuto dalla tradizione. Databile tra la fine dell’VIII e l’inizio del IX secolo, il Volto Santo è dunque la più antica scultura lignea della Cristianità a noi pervenuta, per ragioni religiose e devozionali mai analizzata scientificamente fino al 2013.
Dati gli straordinari risultati, l’Opera del Duomo ha commissionato ulteriori indagini sui residui cromatici presenti sotto l’attuale ridipintura bruna e sulle caratteristiche microclimatiche della cappella in cui la sacra immagine è conservata.

Il Volto Santo di Lucca. Cortesia dell'Opera del Duomo di Lucca
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