Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Luca Scarlini
Leggi i suoi articoliIn occasione di una grande mostra retrospettiva in corso fino al 25 settembre al Gemeentsemuseum dell’Aja, che farà altre tappe in Europa (tra cui a Madrid, al Museo Reina Sofía), Hatje Cantz pubblica un libro a più voci che riassume l’itinerario libertario e policentrico di Constant (Constant Nieuwenhuys, 1920-2005), architetto e artista, il cui percorso ha attraversato il violento neoespressionismo di Cobra per poi approdare alle ricerche, provocatorie e tutt’ora validissime, sugli spazi psicogeografici del Movimento Situazionista.
Il suo pensiero si riassume nella visione di una «New Babylon» (e il nome del progetto venne di fatto suggerito da Guy Debord), una città nuova, «leggera», aperta alle mutazioni e al cambiamento, e regolata sui ritmi delle migrazioni (e da questo punto di vista, l’attualità del lavoro dell’artista è assoluta). La sua ricerca per questo progetto ebbe origine nel 1956 ad Alba: insieme agli altri protagonisti della Bauhaus Imagista (e in primo luogo al danese Asger Jorn), convocati da Pinot Gallizio, maestro visionario.
Nel cuore delle Langhe Constant pensò a una città per i gitani, che vivevano in condizioni di emarginazione radicale: una struttura leggera, mutabile, che avrebbe permesso di restare per tempi variabili. Quella creazione rimase un sogno, di cui possiamo vedere nel volume i dettagliatissimi progetti, ma da lì si sviluppò l’idea di una città nuova, meno alienante, dedicata all’homo ludens (in omaggio al saggio capitale del suo conterraneo Johannes Huizinga), ossia all’essere umano come creatura capace di mettersi, letteralmente, in gioco, in relazione alla collettività.
Constant. New Babylon. To us. Liberty, Ostfildern, di Autori vari, 238 pp., Hatje Cantz-Gemeentsemuseum Den Haag, Berlino 2016, € 48,00

La copertina del volume
Altri articoli dell'autore
A partire da cammei autobiografici e racconti degli artisti effigiati, un libro con le storie di una serie di copertine celebri della storia del rock
Pubblichiamo in anteprima una brano dell’autobiografia di Luca Scarlini, in uscita per Bompiani
Il conte dadaista in 26 minimonografie di Andrea Cortellessa
Come la mostra postuma del pittore nel 1907 folgorò il poeta