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Una lettera di Richard Stockton a suo fratello stimata tra 100mila e 150mila dollari

Courtesy Bonhams

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Una lettera di Richard Stockton a suo fratello stimata tra 100mila e 150mila dollari

Courtesy Bonhams

La Rivoluzione americana tra i lotti di Bonhams

La casa d’aste celebra il 250mo anniversario dell’importante evento storico con una vendita di documenti storici rari e preziosi

 

 

Monica Trigona

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La fine del colonialismo britannico in Nord America è stato un evento epocale che ha portato all’indipendenza degli Stati Uniti, avvenuta alla fine del Settecento. Per la prima volta una colonia europea si riuscì a liberare dal dominio della madrepatria. Lo scontro iniziò nel 1775 con le battaglie di Lexington e Concord e finì con la Dichiarazione d’Indipendenza il 4 luglio 1776 (scritta principalmente da Thomas Jefferson). Questa brevissima digressione è doverosa per capire il valore di quel momento che ha avuto un impatto enorme sulla storia mondiale, sia dal punto di vista politico che ideologico. L’indipendenza americana ha infatti ispirato rivoluzioni, cambiato gli equilibri di potere e influenzato il concetto stesso di democrazia e diritti umani. La casa d’aste Bonhams celebra il 250° anniversario della Rivoluzione Americana con una vendita di documenti storici rari con l’asta newyorkese che si terrà online dal 31 marzo all’8 aprile (Fine Books & Manuscripts). Tra i pezzi più importanti c’è un volantino del London Evening Post del 29 maggio 1775, contenente uno dei primi resoconti dei combattimenti di Lexington, primo scontro armato del conflitto e inizio ufficiale della guerra tra le tredici colonie e la Gran Bretagna, stimato tra 20mila e 30mila dollari. Da sottolineare che questa è la prima copia di foglio di giornale ad essere offerta all’asta.

Un altro pezzo di rilievo selezionato è una lettera di Richard Stockton (1730-1781) avvocato, giudice e patriota americano, noto soprattutto per essere stato uno dei firmatari della Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti, in cui discute la determinazione americana nella guerra e menziona uno dei primi usi del motivo patriottico Yankee Doodle. Quest’ultimo era «originariamente cantato per deridere la rozza milizia americana durante le guerre franco-indiane. L’insulto voluto si ritorse contro quando le bande americane di pifferi e tamburi suonarono con orgoglio la melodia mentre il generale Percy veniva ricacciato verso Boston». Il valore della missiva originale? Tra gli 80mila e i 120mila dollari. Per gli appassionati di storia, dei suoi documenti originali e dei suoi cimeli, settore che coinvolge collezionisti, storici e investitori in tutto il mondo, la lista di lotti interessanti non finisce qui. La casa d’aste ha messo in vendita altre rarità come un manoscritto di una pagina contenente un elenco di uomini che hanno combattuto nella battaglia di Bunker Hill il 17 giugno 1775 (stimato tra 8mila e 12mila dollari), il primo rapporto confermato nel Massachusetts del voto per l’indipendenza su The New-England Chronicle (11 luglio 1776), stimato tra 10mila e 15mila dollari, nonché strumenti di misurazione appartenuti a Thomas Jefferson (1743-1826), stimati tra 10mila e 15mila dollari.

Monica Trigona, 03 aprile 2025 | © Riproduzione riservata

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