Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Redazione
Leggi i suoi articoliNella città francese di Nizza due fallimenti consecutivi di iniziative enogastronomiche (un progetto di sala ristorazione nel 2017 e «Mediterraneo», un gruppo di diversi ristoranti avviato nel 2022) hanno spinto la città a riprendere le redini (e le chiavi) della Gare du Sud, spazio rilevante e storico del centro.
Il Comune di Nizza ha rilevato il contratto di locazione e ha ritenuto necessario un cambio di rotta. «Ci rendiamo conto che i “food court”, che avevano successo una decina di anni fa, non sono più necessariamente di moda», ha affermato il sindaco Christian Estrosi sulle pagine del quotidiano «Nice-Matin». Rimarrà un catering italiano, ma questo luogo simbolo del quartiere Libération della città «ospiterà un centro culturale multidisciplinare».
In un comunicato, il Municipio precisa che questo spazio sarà «costruito attorno a un’agorà centrale, concepita come luogo di ritrovo e relax, con un bar e un’edicola». Il luogo pare ospiterà anche spettacoli e conferenze. Il progetto, dal costo totale di 10 milioni di euro, verrà presentato durante il consiglio comunale del primo ottobre.
Investire nella Gare du Sud con un progetto culturale era già stato proposto dal deputato Éric Ciotti poco prima del secondo turno delle ultime elezioni legislative del 2024. Ciotti desiderava insediarvi il Théâtre National de Nice, che era stato demolito nel 2022 per lasciar spazio a un corridoio verde.
Altri articoli dell'autore
Al Mr. C Miami-Coconut Grove Miami una mostra dedicata ai paesaggi luminosi di Federico de Francesco
L’artista presenta una serie di lavori ispirati al mare e alla luce tropicale, parte di un progetto a lungo termine che coinvolge gli spazi dell’hotel
Gli undici premiati, selezionati tramite un processo di voto tra pari, compongono una sorta di mappa globale della creatività contemporanea
Dal 5 al 22 dicembre, la piattaforma raduna opere che attraversano secoli e sensibilità per una mappa estetica che va dall’arte antica alle ricerche dei talenti emergenti
La curatrice ritira il progetto espositivo al Fridericianum: inaccettabile, secondo lei, la definizione di antisemitismo adottata dalla manifestazione, accusata di limitare il dissenso e l'espressione artistica



