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Gaspare Melchiorri
Leggi i suoi articoliL’arazzo raffigurante la Decapitazione di San Giorgio, realizzato da Johannes Karcher (attivo 1516–1562) su cartone di Camillo Filippi e Luca d’Olanda nel 1552, parte del ciclo con le storie dei santi patroni conservato nel Museo della Cattedrale di Ferrara, sarà oggetto di un progetto di restauro finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nel 2022 un’indagine sullo stato conservativo, comprendente la manutenzione straordinaria e una campagna fotografica, con il coordinamento scientifico del personale dei Musei Civici di Ferrara, aveva evidenziato la necessità di un intervento urgente per arginare le situazioni di degrado del manufatto tessile. L’opera, già oggetto di un restauro nel 2000, oggi si presenta fortemente compromessa nei bordi e nei profili superiori e inferiori, con estesi rammendi incongrui. Sebbene il riquadro centrale presenti danni contenuti, la cimosa superiore risulta in condizioni particolarmente critiche, a causa del deterioramento delle delicate fibre in lana, seta e canapa.
Nel 2023 il Comune di Ferrara, in accordo con il Consiglio di gestione del Museo della Cattedrale, ha deciso di candidare l’intervento in questione al bando otto per mille dell’Irpef devoluto dai cittadini italiani alla diretta gestione statale. Dopo un lungo iter di selezione, il progetto di restauro è risultato ammesso al contributo, classificandosi nono nella graduatoria nazionale. Il finanziamento ottenuto coprirà integralmente l’intervento, per un importo di 105.764 euro. «Siamo profondamente soddisfatti per questo importante risultato, ha dichiarato ai media l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli. Il finanziamento ottenuto attraverso il bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri rappresenta un riconoscimento concreto del valore storico, artistico e identitario del nostro patrimonio. Grazie a questo contributo, potremo finalmente avviare un restauro atteso da tempo, necessario per mettere in sicurezza un’opera di straordinario pregio come l’arazzo con la Decapitazione di San Giorgio. È un passo fondamentale per garantire la conservazione e la valorizzazione di un bene che racconta la storia del principale tempio cittadino e che merita di essere restituito, nel suo splendore, alla comunità ferrarese e ai visitatori». Il restauro permetterà la rimozione dei depositi polverosi dalle superfici, restituendo le cromie originali e i dettagli decorativi oggi difficilmente leggibili. Sarà inoltre effettuata la completa sostituzione della fodera e la rimozione dei precedenti interventi oggi compromessi.
L’intervento si innesta nel più ampio percorso di valorizzazione e salvaguardia del ciclo di arazzi con le storie dei santi patroni ferraresi e rappresenta un nuovo traguardo nella politica culturale, orientata da sempre alla conservazione oltre che alla valorizzazione del ricchissimo patrimonio storico-artistico della città.
I lavori, concordati con il Capitolo della Cattedrale (proprietario del bene) e inseriti in quella campagna di revisione del patrimonio in vista dell’importante centenario di fondazione del Museo che si celebrerà nel 2029, prenderanno il via nei prossimi mesi e saranno accompagnati da un’attività di documentazione e comunicazione per coinvolgere cittadini, scuole e appassionati d’arte nella riscoperta di questo capolavoro tessile rinascimentale.
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