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Redazione
Leggi i suoi articoliUna statua romana di Hermes in marmo e ascrivibile al II-III secolo d.C. è stata scoperta in più frammenti e poi ricomposta nel corso degli scavi ad Aspendos, città greco-romana sulla costa dell’antica Panfilia, oggi nella provincia di Antalya nel sud della Turchia, e famosa per il suo meraviglioso teatro di epoca romana, uno dei monumenti meglio conservati dell’Asia Minore.
Ad annunciare il ritrovamento il ministro della Cultura e del Turismo Mehmet Nuri Ersoy che in una dichiarazione ha raccontato come, durante le ricerche avviate nel 2024, nell’ambito del progetto Future Heritage, la scultura sia stata portata alla luce tra le rovine della fontana monumentale (Nymphaeum) situata sul lato meridionale dell’antica città. Fondata dai Greci, dominata da Creso re della Lidia, dai Persiani e poi da Alessandro Magno, Aspendos passò sotto l’egida romana e visse un periodo di grande splendore anche grazie al commercio del sale ricavato da un lago salato della zona.
Nell’ambito del progetto Future Heritage, durante la stagione di scavi del 2024 sono stati rinvenuti nella stessa area anche svariati frammenti di sculture pertinenti ad Artemide, Eros e Nemesi.
La statua di Hermes, alta 1 metro e 65 cm circa, raffigura il dio con il caduceo nella mano sinistra e il mantello che scende dalla spalla, mentre con la destra stringe una borsa; in basso, accanto al piede sinistro, un ariete.
Noto come il più veloce degli dèi e messaggero di Zeus, Hermes è associato anche alla protezione delle strade, del commercio, dell’ospitalità, ma è anche considerato protettore di ladri, mercanti, greggi e pastori.
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