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Un particolare della cosiddetta «Bella Principessa» da alcuni attribuita a Leonardo da Vinci

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Un particolare della cosiddetta «Bella Principessa» da alcuni attribuita a Leonardo da Vinci

Indagini chimiche e fisiche nel volume di Springer

Un volume altamente tecnico, ponderoso ed esauriente è stato da poco pubblicato dall’editore specializzato svizzero

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Giorgio Bonsanti

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«Attendiamo con impazienza una pubblicazione... il volume a caratura internazionale... intitolato “Analytical Chemistry for the Study of Paintings and the Detection of Forgeries”, che presenterà lo stato dell’arte quanto alle analisi scientifiche rivelatrici». Questo scrivevo a commento di un convegno tenuto a Lucca agli inizi dello scorso dicembre, e la pubblicazione è ora disponibile.

È un volume altamente tecnico, ponderoso (526 pp., Springer Nature, Cham 2022, € 114,39), esauriente, pubblicato dall’editore specializzato svizzero Springer. Fra i contributi risulta forse un po’ fuori tema quello americano di argomento legale (cap. 16), anche se ha il merito di ricordare che si può parlare di falsificazione («forgery») unicamente in presenza del proposito di ingannare, e io aggiungo: di ricavarne un beneficio economico.

Quest’ultima condizione, ad esempio, è assente nel caso della cosiddetta «Bella Principessa» attribuita da alcuni a Leonardo (del che sono convinto anch’io), che, come ha concluso David Ekserdjian, o è Leonardo o è una «contraffazione successiva» (subsequent counterfeit). Lo scritto dei due studiosi olandesi Tummers e Erdmann (cap. 1), peraltro di alto profilo e consono alla conosciuta autorevolezza degli autori, si occupa soprattutto dell’evoluzione della connoisseurship nei Paesi Bassi; e l’arte del conoscitore in realtà ha spesso poco a che fare con l’individuazione dei falsi.

Ma imprese di questa natura, che vedono riuniti scritti di studiosi e scienziati da varie parti del globo, sono estremamente interessanti anche perché, in un settore squisitamente internazionale come la scienza nella conservazione, risultano informativi di metodi, orientamenti, ricerche in vigore nei vari Paesi. Appare centrale nel volume l’argomento trattato dai tre curatori, la rassegna dei metodi e materiali riconoscibili grazie alle analisi (cap. 3).

Ne sono autori le docenti dell’Università di Pisa Maria Perla Colombini, conosciutissima conservation scientist, e l’associata Ilaria Degano; con Austin Nevin, britannico-statunitense, dotato di un curriculum impressionante, direttore del Dipartimento di Conservazione nel Courtauld Institute dell’University of London, ma che io considero almeno per metà italiano, avendo svolto per molti anni nel nostro Paese ricerche importanti e rivestito incarichi prestigiosi. Nel loro contributo si trovano tavole riassuntive dei pigmenti più comunemente usati nelle pitture, dei leganti naturali tradizionali, dei leganti sintetici più abitualmente impiegati in epoca moderna, delle vernici usate più diffusamente.

È chiaro che questo genere di conoscenze può risultare fondamentale nel riconoscimento di un falso, perché i materiali, identificati dalle ricerche più aggiornate, devono risultare compatibili con l’età presunta del dipinto, come è ovvio che le indagini fisiche (riprese nell’infrarosso, ai raggi X) non dovranno rivelare un ritratto di Garibaldi sotto quello di un facoltoso borghese olandese del Seicento. Nel volume vi sono anche contributi che appartengono piuttosto alla fisica che alla chimica analitica dichiarata dal titolo; la mia impressione da non scienziato è che i due ambiti da tempo siano divenuti molto più sovrapponibili.

Come è mia fantasia che alcune di queste ricerche, ad esempio la «reflectance imaging spectroscopy» di cui al capitolo 4 (Delaney e Dooley di Washington), potrebbero ottenere risultati oggi forse addirittura impensabili dall’introduzione dei computer quantistici. Il volume è utile nel fornire un aggiornamento delle ricerche compiute in vari Paesi europei e negli Stati Uniti, servito per ciascun capitolo di bibliografie ricchissime, redatto da studiosi che rappresentano con piena autorevolezza lo stato dell’arte.
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Analytical Chemistry for the Study of Paintings and the Detection of Forgeries,
a cura di Maria Perla Colombini, Ilaria Degano e Austin Nevin, 526 pp., Springer Nature, Cham 2022, € 114,39

Giorgio Bonsanti, 29 novembre 2022 | © Riproduzione riservata

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