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Una veduta interna di Casa Minerbi a Ferrara

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Una veduta interna di Casa Minerbi a Ferrara

In Emilia-Romagna i musei sono un «Cantiere»

L’iniziativa porterà mostre, riallestimenti e restauri, grazie a oltre 15 milioni di euro destinati ai Musei Nazionali di Bologna-Direzione regionale Musei nazionali Emilia-Romagna

Stefano Luppi

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«Cantiere Emilia-Romagna» è stata denominata la «rivoluzione» che, a partire da questo giugno, è destinata a investire i musei regionali del Ministero della Cultura (MiC), ora compresi nell’ente Musei Nazionali di Bologna-Direzione regionale Musei nazionali Emilia-Romagna, ora diretto ad interim da Costantino DOrazio, nuova realtà definita dal ruolo trainante della Pinacoteca nazionale affidata già da mesi a D’Orazio stesso, anche direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia. Il dirigente ha annunciato oltre ad alcune mostre anche un investimento pari a oltre 15 milioni di euro, con cui cambierà il volto dei vari musei.

«La Pinacoteca Nazionale, Palazzo Pepoli Campogrande, le ex chiese di San Mattia e San Barbaziano a Bologna, i musei archeologici di Marzabotto (Bo), Ferrara e Sarsina (Fc), quello neoclassico di palazzo Milzetti a Faenza, lAbbazia di Pomposa a Ravenna, la Fortezza di San Leo (Rn), le ferraresi Casa Romei e Casa Minerbi (i musei della nuova Direzione, Ndr)», spiega Costantino D’Orazio, «saranno tutti interessati da attività di riallestimento e interventi che ne perfezioneranno l’impatto energetico e l’accessibilità fisica e cognitiva, anche grazie al Pnrr, garantendo una migliore conservazione del patrimonio e numerose attività. Si tratta di un grande cambio di prospettiva per il lavoro che diventa territoriale e si fonda sull’identità di un sistema, non più di un singolo luogo».

Nella Pinacoteca Nazionale di Bologna il 3 luglio si inaugura il riallestimento delle sale dedicate a Guido Reni, ai Carracci e al Manierismo, con dipinti riordinati in un percorso rinnovato, nuove cromie e soluzioni illuminotecniche: «Gli spazi cambieranno colore, riassume D’Orazio, mentre la sala dedicata a Guido Reni vedrà valorizzata al massimo la “Strage degli Innocenti”, finalmente presentata in una posizione che permetterà di riconoscerla come capolavoro assoluto del maestro, anche perché sarà liberata la scala a tenaglia che conduce ai Carracci. Qui guadagneremo più pareti espositive, così esporremo dai depositi la “Flagellazione” e l’“Incoronazione di spine” di Ludovico Carracci. Tutte le opere, sulle quali siamo intervenuti con puliture e restauri conservativi che non avvenivano da tempo, saranno illuminate da un sistema di luci moderno e dotate di un apparato didattico rinnovato».

Una veduta della Fortezza di San Leo, in provincia di Rimini

Mentre fervono i lavori è prevista, dal 27 giugno al 14 settembre, la mostra «Il Giardino delle Risonanze», in collaborazione con il MAMbo, un viaggio visivo tra arte antica e contemporanea con opere perlopiù conservate nei depositi dei Musei nazionali. Dal 19 settembre aprirà poi «Il fascino discreto del disegno», mostra resa possibile dall’acquisizione di una corposa raccolta di stampe e disegni donata dallo studioso e collezionista Alessandro Zacchi che presenta 60 disegni di autori come Bartolomeo Passerotti, Ludovico Carracci, Domenichino, Guercino e Tommaso Minardi.

Ma interventi ed iniziative non si contano. Palazzo Pepoli Campogrande, seconda sede della Pinacoteca, riaprirà nella primavera 2026 con il percorso riallestito, abbattute le barriere architettoniche, fisiche e cognitive e una nuova biglietteria, mentre al Museo Archeologico Nazionale di Sarsina (riapertura il 28 agosto) sono in corso interventi di adeguamento antisismico e il riallestimento che porterà in mostra le nuove scoperte relative alla fase tardo-antica della città e al capitolium cittadino. Al Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto, dov’è in corso la riparazione dei danni provocati dalle alluvioni dello scorso ottobre, si stanno allestendo i reperti affiancati da un’installazione site specific di Eva Marisaldi legata all’area archeologica Kainua. A Palazzo Milzetti, sede del Museo nazionale delletà neoclassica, saranno portati a compimento entro l’estate alcuni interventi di adeguamento e rifunzionalizzazione degli spazi museali che interessano l’«Appartamento del fattore» decorato da seguaci di Felice Giani, mentre alla Abbazia e complesso di Pomposa si sta procedendo al restauro conservativo degli affreschi della navata laterale di Santa Maria. 

Novità anche a Ferrara: al Museo Archeologico Nazionale attività di valorizzazione al piano nobile di Palazzo Costabili e nel giardino mentre a Casa Minerbi Dal Sale si stanno ultimando i lavori di allestimento che renderanno più fruibili le sale del Trecento, la cui apertura al pubblico è prevista per l’autunno. Infine in Casa Romei il cantiere di restauro in corso prevede il riassetto della zona d’ingresso e interventi sulle superfici lignee decorate. 

Una veduta del chiostro dell’Abbazia di Pomposa, in provincia di Ferrara

Stefano Luppi, 09 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

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