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Veduta dell’installazione a Torre Guaita, San Marino, di «Early Works (Scipione Borghese A e B)» (2021) di Vedovamazzei. Foto Cosimo Filippini

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Veduta dell’installazione a Torre Guaita, San Marino, di «Early Works (Scipione Borghese A e B)» (2021) di Vedovamazzei. Foto Cosimo Filippini

Immersione nell’universo di Vedovamazzei

Su tre sedi di San Marino, Torre Guaita, Galleria Nazionale e galleria Claudio Poleschi Arte Contemporanea, è allestita una grande mostra che celebra l’arte del duo milanese

Stefano Luppi

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L’antologica policentrica «LRVM - Libera Repubblica Vedovamazzei», fino al 27 settembreTorre Guaita, il punto più alto, panoramico e visitato dell’antica Repubblica, alla Galleria Nazionale di San Marino e alla galleria Claudio Poleschi Arte Contemporanea, permette di visionare per sommi capi pressoché l’intera produzione del duo artistico milanese nato nel 1991 e composto da Simeone Crispino (Frattaminore, 1962) e Maristella Scala (Napoli, 1964).

Il curatore Giacinto Di Pietrantonio, infatti, ha raccolto lavori della intera produzione di Vedovamazzei, dal 1994 a oggi: «Ci sono qui opere, dicono gli stessi Scala e Crispino, di proprietà di Claudio Poleschi che non vedevamo dai tempi della loro produzione alla fine degli anni ’90. C’è anche una Radiografia addirittura del 1991 che comunque non è esposta. La rassegna nelle tre sedi, tra cui la bellissima Torre Guaita che lo Stato di San Marino ci ha affidato nel gennaio ’24 per ospitare i due lavori Appliance nr. 4 del 2018 e Early Works (Scipione Borghese) del 2021, prevede anche i Guanti in pelle realizzati per l’occasione su commissione per la sede della Galleria Nazionale».

Quest’ultimo lavoro, intitolato «The Notes (studio per mappatura Repubblica San Marino)», raffigurante le emergenze del territorio sammarinese e il percorso compiuto dai due Reggenti dello Stato, può essere visto lungo il percorso del museo statale ed è solo l’ultima di una decina di «Guanti» realizzati negli anni, a esempio per la Fondazione Morra di Napoli e per un appuntamento a Londra.

Gli artisti sono partiti dai guanti bianchi da cerimonia in dotazione alle guardie di San Marino e a penna vi hanno evidenziato i luoghi rappresentativi, richiamando l’antica tradizione di raffigurare santi patroni delle città con i modellini in mano. I due lavori della rocca pur non essendo site-specific hanno caratteristiche che ben li inseriscono nel contesto.

«Appliance» è una normale sedia in legno a cui viene sottratta la funzione primaria attraverso la collocazione di una fragile lampadina in un piede: «L’opera in Torre Guaita, spiega il curatore Di Pietrantonio, rafforza la storia di quest’ultima perché la precarietà dell’oggetto sottolinea lo stato di attenzione che dobbiamo avere per questo luogo antico». A pochi metri, nelle ex prigioni, i due busti «Borghese» sono collocati in una cella piena di disegni lasciati dai carcerati sui muri, nei secoli passati: non solo le due opere «rileggono», naturalmente, i busti seicenteschi del cardinale di Bernini, ma si confrontano anche con la creatività di chi è transitato di lì.

La vera e propria mostra, con una trentina di lavori, è presso la Galleria Poleschi di Claudio Poleschi (scomparso ad agosto ’22 a 73 anni), dove sono più evidenti le caratteristiche legate all’estetica, al tempo, alla natura, alla comunicazione sociale che le opere di Vedovamazzei portano con sé. Si parte, nelle vetrine dello spazio, con «0549908409 Border Phone» del ’24, numero fisso di San Marino che fa riferimento alla storia e si prosegue all’interno con lavori a partire dagli anni ’90.

Nell’ambito del progetto pluriennale «SM-Art. Sensibilità artistiche dagli anni Novanta» che oltre alla presente rassegna ha già visto quella di Stefano Arienti, seguirà l’anno prossimo un terzo appuntamento curato da Angela Vettese che con Fabio Cavallucci e Giacinto Di Pietrantonio compone il comitato scientifico.

Veduta dell’installazione a Torre Guaita, San Marino, di «Early Works (Scipione Borghese A e B)» (2021) di Vedovamazzei. Foto Cosimo Filippini

Veduta della mostra di Vedovamazzei da Claudio Poleschi Arte Contemporanea. Foto Cosimo Filippini

Stefano Luppi, 27 marzo 2024 | © Riproduzione riservata

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Immersione nell’universo di Vedovamazzei | Stefano Luppi

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