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Il più generoso mecenate culturale d’Italia

La Fondazione Cariplo festeggia 25 anni con 30mila progetti: 2,8 miliardi stanziati, uno per la cultura, il resto per ambiente, ricerca e sociale

Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Il 16 dicembre scorso Fondazione Cariplo, l’istituzione presieduta da Giuseppe Guzzetti e diretta da Sergio Urbani, ha compiuto 25 anni, festeggiandoli in Base Milano e Cariplo Factory (via Bergognone angolo via Tortona) con una giornata fitta di eventi gratuiti e aperti a tutti, con musica, animazione, teatro e ospiti del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura. Sono molte del resto le ragioni per festeggiare: dal 1991 con la sua attività filantropica la fondazione ha consentito la realizzazione di oltre 30mila progetti di organizzazioni non profit, con un impegno di oltre 2,8 miliardi di euro, dei quali poco meno di un miliardo è stato destinato alla cultura: con i suoi 11.212 progetti in questo settore, Fondazione Cariplo è il più generoso mecenate culturale in Italia e uno dei primi cinque in Europa ma, soprattutto, il suo impegno nella cultura è sempre più fortemente orientato alla creazione di lavoro e di coesione sociale, specie nelle periferie e nelle zone degradate. Tanto che è appena partito «Periferie», un intervento da dieci milioni di euro che si avvale della cultura come attivatore di relazioni per recuperare il degrado in cui versano i quartieri meno fortunati (gli altri ambiti d’intervento di Fondazione Cariplo sono l’ambiente, con 1.835 progetti per un totale di 145 milioni di euro; la ricerca scientifica, con 1.764 progetti, per 421 milioni di euro; il sociale e i servizi alla persona, ancora potenziati in tempo di crisi, con 14.094 progetti per 955 milioni di euro). 

Altri 778 progetti, per 368 milioni di euro, sono stati poi destinati alla costituzione di 15 fondazioni di comunità locali e a supporto dell’attività filantropica sul territorio. Il progetto dei «Distretti Culturali», partito nel 2005 con un impegno di 19 milioni di euro, ha realizzato sei distretti in Lombardia, basandosi sul nesso tra cultura e territorio come fattore di potenziamento dell’economia, non solo in termini di attrazione turistica ma soprattutto come catalizzatore di recupero di professionalità locali. Oltre a recuperare e valorizzare luoghi della cultura (cfr. box qui sotto), i Distretti Culturali hanno poi innescato un volano che ha indotto altri soggetti a investire a livello locale, portando complessivamente il budget dell’iniziativa a oltre 54 milioni di euro, e impegnando 3.035 imprese o professionisti, molti dei quali sono giovani. Senza dimenticare il teatro: decine di compagnie teatrali e centinaia di giovani sono stati sostenuti da Fondazione Cariplo, che ha insegnato loro a gestire un’impresa culturale. La fondazione non si limita, infatti, a erogare gli indispensabili fondi, ma affianca e accompagna le imprese culturali sul piano organizzativo e gestionale, con un’attenzione particolare all’innovatività: esemplari, a questo proposito, «IC Innovazione culturale: ICodex», hackathon (evento informatico) alla sua terza edizione, tenuto a fine novembre e teso a sviluppare imprese culturali di giovani creativi, e «Funder 35», un progetto promosso da 18 fondazioni italiane, di cui Fondazione Cariplo è capofila, rivolto alle imprese culturali non profit composte da giovani under 35.

Come spiega Giuseppe Guzzetti, «stiamo facendo innovazione sociale, un concetto che va ben oltre il classico valore economico delle attività che svolgiamo o che sosteniamo, che ha un valore di cui le nostre comunità si rendono conto sempre di più. È così per l’housing sociale, per il nuovo welfare di comunità, che stiamo disegnando, con trenta iniziative pilota, diffuse sul territorio, e per la cultura come volano economico e benessere per le persone; centinaia di giovani hanno trovato un’occupazione nelle imprese culturali o teatrali che stiamo facendo nascere». Non va poi dimenticato il patrimonio di opere d’arte di proprietà della fondazione milanese, formato da 767 dipinti, 116 sculture, 51 oggetti e arredi, dal I secolo d.C. alla seconda metà del Novecento, con punte d’eccellenza nell’Ottocento italiano e lombardo in particolare, interamente schedato e accessibile in rete (www.artgate-cariplo.it).

Dalla Pietà Rondanini ai Distretti lombardiTra gli interventi più significativi di Fondazione Cariplo sul patrimonio culturale e monumentale vanno ricordati:
- i cantieri pluriennali di restauro del Castello Sforzesco di Milano con l’Antico Ospedale degli Spagnoli, che oggi ospita il Museo Pietà Rondanini (26 milioni di euro), e del Palazzo Reale di Milano (24 milioni di euro);
- i Distretti culturali della Valle Camonica, dell’Oltrepò Mantovano, «Le Regge dei Gonzaga», della Provincia di Cremona, della Brianza e della Valtellina (19 milioni di euro).
 

Ada Masoero, 06 gennaio 2017 | © Riproduzione riservata

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