Fermo. Una mostra a Fermo attrae i visitatori con un enigmatico oggetto antico sul cui significato gli archeologi dopo aver formulato varie ipotesi non si sono ancora  pronunciati in via definitiva. Il percorso dell’esposizione «L’anello di Cupra. Icone della femminilità dalla Preistoria a Rubens, da Van Gogh ai Contemporanei», fino al 23 ottobre, inizia nelle magnifiche sale del Palazzo dei Priori di Fermo (superbo museo non così visitato come merita) proprio dal misterioso anello di bronzo a sei nodi frutto di un ritrovamento archeologico, in data incerta, nelle Marche, associato alle donne picene e mai esposto finora in una cornice così accattivante. L’anellone chiamato con il nome della dea della fertilità e delle acque, Cupra (Ikiperu per gli antichi piceni) ha ispirato l’idea di congiungere in una mostra emblematiche donne dell’arte di varie epoche attraverso dipinti (di Rubens, Van Gogh, Hayez, Segantini, Previati), fotografie (Mario Giacomelli, Vanessa Beecroft), installazioni audio-video.

L’allestimento della mostra, curata da Marcello Smarrelli, rispecchia anch'esso la visione circolare dell’anello. Il cerchio diventa così punto di visone e unione tra le opere del museo, comprese quelle della bellissima parte archeologica.  E una delle opere di Palazzo dei Priori, «L’Adorazione dei Pastori» di Rubens, dal 27 ottobre al 27 febbraio 2017 sarà a Milano, a Palazzo Reale, nella mostra dedicata al maestro fiammingo e alla nascita del Barocco europeo.