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L’esterno del Museo di Fotografia Contemporanea a Cinisello Balsamo (MI)

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L’esterno del Museo di Fotografia Contemporanea a Cinisello Balsamo (MI)

Il MuFoCo riapre con Mario Giacomelli

A febbraio il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo festeggia il ventennale in spazi rinnovati e con una mostra dell’autore marchigiano

Il MuFoCo, il Museo di Fotografia Contemporanea a Cinisello Balsamo, è di nuovo chiuso. Ma questa volta è una buona notizia. La riapertura, infatti, è già annunciata per il 10 febbraio 2024, in tempo per celebrare i vent’anni dalla fondazione di quella che è l’unica istituzione pubblica italiana dedicata interamente alla fotografia. I mesi di chiusura permetteranno i lavori di rinnovamento degli spazi di Villa Ghirlanda, resi possibili dai fondi del Pnrr vinti nel 2023. Gli interventi, spiega il presidente del MuFoCo Davide Rondoni, «sono pensati nell’ottica dell’abbattimento delle barriere fisiche e cognitive per un museo realmente accessibile e inclusivo, e riguarderanno la hall d’ingresso e l’area accoglienza con il bookshop, la sala conferenze e l’area della didattica. Nei nuovi spazi il pubblico sarà accolto da un’installazione immersiva che permetterà la navigazione nelle collezioni e nei programmi del museo».

Il progetto per il «nuovo MuFoCo» è stato affidato allo studio Dotdotdot, che ha alle spalle collaborazioni con svariate realtà espositive italiane come il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, Fondazione Rovati Art Museum, Triennale di Milano e Multi, museo multimediale della lingua italiana. «L’accessibilità degli spazi è un tema che, come progettisti e designer, riteniamo imprescindibile, spiega Laura Dellamotta, cofondatrice di Dotdotdot. La sfida che abbiamo scelto di abbracciare è la progettazione di un archivio digitale quanto più accessibile e inclusivo. Ci immaginiamo una grande installazione multimediale che abiterà i nuovi spazi del museo portando i visitatori a vivere un’esperienza intima ed emozionale».

Gabriella Guerci, direttrice del MuFoCo, guarda avanti: «Ciò che mi sento di augurare al museo per i prossimi vent’anni è di guadagnare quella stabilità che merita e che sola consente una programmazione a lunga gettata e la costruzione del prestigio e della credibilità a livello internazionale senza perdere la freschezza, l’entusiasmo, l’accoglienza e il rigore scientifico che l’hanno fin qui contraddistinto. E di non smettere mai di interrogarsi sul suo stare dentro la società contemporanea».

Ad accogliere i visitatori il 10 febbraio 2024 sarà la mostra di Mario Giacomelli «Questo ricordo lo vorrei raccontare», realizzata in collaborazione con l’Archivio Giacomelli, a cura di Katiuscia Biondi Giacomelli, con la presentazione di un nuovo progetto dell’artista Ilaria Turba, attualmente in corso di realizzazione e che si inserisce nella lunga tradizione del museo di coinvolgimento dei cittadini per la creazione di opere partecipate.
 

Luca Fiore, 14 gennaio 2024 | © Riproduzione riservata

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