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Redazione
Leggi i suoi articoliLo spettacolo si è svolto al parigino Musée d’Orsay, in un ambiente prestigioso, dove l’arte del XIX secolo la fa da padrona. Il 24 e 25 maggio le ballerine del Moulin Rouge, vestite dei loro classici costumi ornati di piume e strass, hanno sfilato sotto una maestosa navata centrale, trasformando lo spazio in un palcoscenico vibrante. Lungi dall’essere un semplice spettacolo, questo evento è stato un omaggio alla Belle Époque, quando Parigi si animava di feste, balli e manifesti colorati per le strade.
La sfilata, organizzata in occasione della mostra «L’ars est dans la rue», di circa 200 manifesti pubblicitari di quell’epoca, non è stata solo uno spettacolo visivo, ma una celebrazione del patrimonio artistico di quel periodo. I costumi, curati nei minimi dettagli, ricordavano le creazioni di un tempo ed esaltavano l’eccellenza artigianale che ancora oggi caratterizza questo leggendario cabaret.
La sfilata di ballerine non è stata solo un richiamo alla storia, ma ha fatto rivivere lo spirito del Cancan francese, la danza emblematica che incarna la libertà e l’esuberanza. Davanti agli occhi stupiti del pubblico, queste artiste hanno eseguito passi precisi, combinando grazia ed energia. I loro costumi, veri e propri capolavori di artigianato, scintillavano sotto le luci, ricordando gli spettacoli che hanno reso famosa la Ville Lumière.
Il Cancan francese, nato nel XIX secolo, non è solo una danza: è un simbolo. Evoca un’epoca in cui le convenzioni sociali venivano messe da parte per una sera, in cui le risate e gli applausi risuonavano nelle sale affollate. Ancora oggi, questo ballo rimane un pilastro del cabaret, che attira pubblico da tutto il mondo.
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Le sue ricerche indagano le relazioni tra arte, società, media e immaginario. Giornalista culturale e opinionista, ha scritto diversi saggi e volumi