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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliIl Louvre ha restaurato l’Atena di Velletri, monumentale statua romana del I secolo d.C. (alta 3,05 m), replica di un originale greco di bronzo attribuito a Kresilas (430 a.C), e tra le opere maggiori del dipartimento delle Antichità del museo. La statua della dea, con l’elmetto da guerriera, fu rinvenuta nel 1797 tra le rovine di una domus romana in un vigneto di Colle Troncavie, presso Velletri. Raggiunse il Louvre nel 1803, su domanda di Napoleone Bonaparte, dopo la firma del trattato di Firenze, che segnò la pace tra la Repubblica francese e il Regno di Napoli.
L’ultimo restauro risaliva al 1992. Le recenti analisi hanno confermato che il marmo utilizzato proviene dall’isola greca di Thassos, nell’Egeo settentrionale. Per la prima volta è stato studiato il sistema di fissaggio del braccio destro sollevato: fu scolpito in un solo grande blocco di marmo insieme al fianco.
È stato inoltre confermato un intervento moderno sulla mano sinistra che presenta frammenti aggiunti posteriormente, ma a partire da marmo antico, probabilmente prelevato dallo zoccolo originario della statua. La scultura non presentava gravi alterazioni. Il marmo è stato sgrassato, i giunti consolidati. Sono state colmate alcune fessure, per esempio tra le pieghe della tunica, per ridurre l’accumulo della polvere.

L'Atena di Velletri, conservata al Louvre
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