La Fondazione Ado Furlan costituisce parte molto attiva del sistema culturale della regione attraverso eventi espositivi e di supporto alla formazione. Nella sede di Pordenone proporrà in autunno la grande mostra «Piranesi Frontespizi», con una ventina di stampe e alcuni volumi dell'incisore e teorico dell’architettura collezionati dall’architetto Giannino Furlan, figlio dello scultore Ado Furlan. E proprio a Giannino Furlan la sua città natale rende omaggio con un’esposizione organizzata per settembre dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Pordenone, negli spazi della galleria Harry Bertoia, resi disponibili dal Comune.
Scaturisce invece dai legami artistici di Italo Furlan, principale promotore e primo presidente della Fondazione, la mostra «Pietro Gentili: arte e natura. Le stagioni a Colle Oppio», visitabile dal 19 giugno a fine luglio nella stessa sede, curata da Claudio Cerritelli e Caterina Furlan che hanno selezionato una serie di dieci grandi gessetti colorati di questo «asceta della pittura» (San Vito Romano, 1932-2008) che esplorano il mondo naturale. Nell’ala del Castello di Spilimbergo nota come Palazzo Tadea sarà visitabile dal 26 giugno al 24 ottobre il nuovo allestimento dell’esposizione permanente «Percorsi nella scultura italiana», nel quale troverà posto anche un importante Crocifisso ligneo del XV secolo.
Nell’adiacente sede della Fondazione si potrà ammirare su appuntamento il fregio a stucco e ad affresco di Giovanni da Udine (Udine 1487-Roma 1561), databile agli anni Venti del Cinquecento e raffigurante una serie di putti reggenti dei festoni sopra i quali sono sospesi i ritratti dei committenti e un medaglione con Diana cacciatrice. Appena restaurato su iniziativa della Fondazione, costituisce l’unica testimonianza superstite dell’attività pittorica dell’artista in terra friulana.
Articoli precedenti
Nel Palazzo Reale 56 preziosi reperti attualizzano l’eredità culturale del re normanno che volle una società fondata sul pluralismo e sulla coesistenza di mondi diversi
All’interno di una delle più antiche strutture difensive del capoluogo sardo, conta oltre 4mila reperti in un arco cronologico di 7mila anni. Il complesso comprende la Pinacoteca Nazionale recentemente riallestita
Al Man di Nuoro un progetto ad hoc di 126,5 mq
Il prossimo anno il Musée des Beaux-Arts di Mulhouse dedicherà all’artista svizzero una prima grande retrospettiva in terra francese. Nel frattempo nasce una borsa di studio e l’Archivio, visitabile su appuntamento, è digitalizzato