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Pieter Brueghel il Vecchio e bottega, «La Resurrezione» 1563 ca, olio su tavola, 107x 73,8 cm Collezione privata Belgio

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Pieter Brueghel il Vecchio e bottega, «La Resurrezione» 1563 ca, olio su tavola, 107x 73,8 cm Collezione privata Belgio

I Brueghel, ancora

A Bologna la terza mostra in tre anni dedicata alla dinastia di pittori fiamminghi

Stefano Luppi

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Bologna. Si creano le prime code davanti a Palazzo Albergati, come avvenuto mesi fa in occasione della prima mostra organizzata a Bologna dalla società Arthemisia Group, dedicata a Maurits Cornelis Escher. In questo caso la ribalta è per «Brueghel. Capolavori dell’arte fiamminga», a cura di Sergio Gaddi e di Andrea Wandschneider, quest’ultimo direttore della Paderborn Städtische Galerie in der Reithalle.
La rassegna, aperta fino al 28 gennaio, mette in rilievo la lunga stirpe artistica dei Brueghel, attraverso le opere di Pieter Brughel il Vecchio, Pieter Brueghel il Giovane, Jan Brueghel il Vecchio, Jan Brueghel il Giovane, Abraham Brueghel e Ambrosious Brueghel, ai quali si aggiungono lavori di Hieronymus Bosch, Frans de Momper, Frans Francken, Hendrick van Balen, Joos de Momper.

In occasione della conferenza stampa di apertura, la scorso settimana a Bologna, il deus ex machina della rassegna, il direttore di Global Art Exhibitions Inc. Joseph Guttmann ha ricordato che questa dedicata ai Brueghel «è la settima edizione, la terza in Italia dopo Como e Roma, dedicata all’argomento».
Dichiarazioni subito circostanziate dai curatori e dalla presidente di Arthemisia Iole Siena: «Si tratta di una mostra particolare, ha dichiarato ad esempio Andrea Wandschneider, perché per la prima volta è presentata l’arte di tutta la dinastia Brughel. La rassegna ha preso diverse forme nelle varie città in cui è stata allestita, in questo caso in particolare evidenziamo le quattro generazioni della famiglia e il rapporto con altri artisti».
Il collega Gaddi ha aggiunto che dei 105 pezzi esposti almeno 35-40 non si erano visti nella mostra di Como, a Villa Olmo, tenutasi dal 24 marzo al 29 luglio 2012 (e curata, come la successiva tappa romana, dallo stesso Gaddi  con il collega Doron J. Lurie, Ndr).

A dire il vero alcune similitudini tra Como e Bologna ci sono, a partire dalle copertine del catalogo che espongono un particolare del medesimo dipinto di Pieter Brueghel il Giovane, una «Danza nuziale all’aperto» del 1610 di collezione privata americana. Anche il tema pare molto simile visto che già a Como la rassegna e il catalogo (il quel caso Silvana Editoriale, a Bologna Skira) si intitolavano «La dinastia Brueghel». Molti testi nei due cataloghi non sono identici, ma si assomigliano nei contenuti e negli argomenti: un caso sono i due contributi di Klaus Ertz che a Como si intitolava «La dinastia dei Brughel» e a Bologna si intitola «La famiglia Brueghel». E anche molte opere sono le medesime, a partire dai «Sette peccati capitali» di Bosch. Ad apertura di rassegna, ad esempio, ci sono le medesime opere di Pieter il Vecchio come la «Resurrezione» di collezione privata belga e altre di altri membri della dinastia. Si potrebbe proseguire a lungo: certo le due rassegne non sono identiche, ma l’impianto, le informazioni e appunto tante opere lo sono.
La mostra di Como è appena di tre anni fa e in mezzo, dal 18 dicembre al 2 giugno 2013, il Chiostro del Bramante di Roma, ne ha ospitata un’altra intitolata «Brueghel. Le meraviglie dell’arte fiamminga» con una ventina di lavori «nuovi» rispetto a Como.
Ma una società con una riconosciuta capacità di organizzare mostre non potrebbe ideare appuntamenti inediti per l’Italia?

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Premiata ditta Brueghel & Co. La dinastia dei Brueghel

Pieter Brueghel il Giovane Danza nuziale allʼaperto 1610 ca. Olio su tavola, 74,2x94 cm Collezione privata U.S.A.

Pieter Brueghel il Giovane La trappola per gli uccelli, 1601 Olio su tavola, 37,5x56,6 cm Collezione privata Lussemburgo

Hieronymus Bosch, I sette peccati capitali, 1500-15 Olio su tavola, 86,5x56 cm Geneva Fine Arts Foundation Ginevra

Pieter Brueghel il Vecchio e bottega, «La Resurrezione» 1563 ca, olio su tavola, 107x 73,8 cm Collezione privata Belgio

Stefano Luppi, 06 ottobre 2015 | © Riproduzione riservata

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I Brueghel, ancora | Stefano Luppi

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