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Redazione GdA
Leggi i suoi articoliFino al 19 aprile 2026 Reggio Calabria ospita il progetto «GIANNI VERSACE TERRA MATER - IL TRIBUTO DELLA CITTÀ DI REGGIO CALABRIA», un’iniziativa – non associata alla società o alla famiglia dello stilista Versace – che si propone di raccontare la figura di Gianni Versace attraverso un approccio collettivo e integrato. L’idea nasce dal Direttore Sudano e si sviluppa come una rete di collaborazione tra diverse istituzioni, cui musei, archivi, scuole e università, con l’obiettivo di mettere in comune competenze e risorse per offrire una lettura articolata e condivisa dell’opera e della personalità dello stilista, evidenziandone il legame con il territorio di origine.
Uno dei punti centrali del progetto è rappresentato dal percorso educativo realizzato dal Polo Liceale «T. Campanella – M. Preti – A. Frangipane» coordinato da Lucia Zavettieri. Grazie a un protocollo d’intesa con il Museo, gli studenti del Liceo Classico, Artistico e della sede carceraria hanno partecipato a diverse attività di ricerca e sperimentazione. Tra queste, laboratori per la produzione multimediale e la realizzazione di manufatti artistici ispirati alla figura di Gianni Versace, alla Medusa e alla cultura magno-greca. Il lavoro degli studenti ha prodotto una varietà di opere, tra cui abiti, installazioni, pannelli pittorici, elaborati grafici e ceramici, incluso un modello di Medusa tattile. Questi lavori sono ora esposti negli spazi del Museo come rassegna in progress, documentando in maniera concreta il valore del dialogo tra scuola, territorio e patrimonio culturale.
Il progetto prevede inoltre una fase successiva in cui saranno presentati ulteriori percorsi condivisi. Tra questi, assume particolare rilievo la collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Design dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, con il progetto «Mediterranee. Architettura e design per Gianni Versace», insieme all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, all’Ordine degli Architetti PCC di Calabria e Sicilia e con altri soggetti locali. Queste iniziative costituiscono un laboratorio permanente di cultura condivisa, in cui la collaborazione tra enti pubblici e privati non è un fine in sé, ma uno strumento per approfondire la figura dell’artista e il modo in cui ha trasformato le proprie radici culturali in un linguaggio estetico riconoscibile a livello internazionale. La mostra offre quindi una lettura del lavoro di Versace che non si limita alla celebrazione della sua fama internazionale, ma lo colloca nel contesto della città e del Sud, evidenziando il rapporto tra origine, territorio e produzione culturale. Reggio Calabria diventa così non solo luogo di memoria, ma anche spazio di interazione tra istituzioni, studenti e comunità, confermando il ruolo del territorio come matrice creativa e culturale.
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