Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Gianfranco Ferroni
Leggi i suoi articoliA Roma c’è stato un doppio cedimento della Torre dei Conti. In via dei Fori Imperiali, un primo crollo e poi una nube di polvere. In largo Corrado Ricci sono arrivati alle 11.30 i Vigili del Fuoco con tre squadre operative, due autoscale e i nuclei speciali. Alle 12.50 un secondo crollo, e un nuovo polverone, con i pompieri che hanno dovuto ritirare l’autoscala e sono usciti di corsa per mettersi in salvo. Gli operai sono stati soccorsi dai pompieri: tre, che erano sulla cima della torre sono stati evacuati e fatti uscire dalla porta usando l’autoscala. Il ferito più grave è stato trasportato all’Ospedale San Giovanni in codice rosso per un trauma cranico. Si cerca un operaio sotto le macerie, che risulta cosciente. Sul posto sono giunti il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il ministro della Cultura Alessandro Giuli. Sul monumento erano in corso lavori di ristrutturazione eseguiti con i fondi del Pnrr.
Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha affermato che «per quanto riguarda le altre persone coinvolte, una è stata portata al San Giovanni, ma è assolutamente fuori pericolo. Altri due hanno rifiutato il ricovero, probabilmente si trattava solo di escoriazioni. Non risultano persone in pericolo di vita».
La procura ha aperto un fascicolo per lesioni colpose, affidato al sostituto procuratore Mario Dovinola e all’aggiunto Antonino Di Maio.
Altri articoli dell'autore
Casina Vignola Boccapaduli ora è un infopoint tra l’Area Archeologica Centrale e la via Appia Antica
L’edificio cinquecentesco è stato oggetto di un restauro e un processo di riqualificazione e allestimento per essere trasformato in un punto di riferimento per cittadini e turisti, adibito alla vendita dei biglietti del sistema dei Musei Civici e di prodotti culturali e editoriali
La mostra dedicata all’architetto italiano è organizzata su un doppio registro: da un lato l’attività professionale, dall’altro un percorso artistico, composto da disegni di grandi dimensioni, suggestioni oniriche e macrostrutture pensate per ridefinire il territorio
L’obiettivo è trasformare gli spazi dell’antico Spedale in un centro culturale contemporaneo, capace di raccontare le radici della cittadina attraverso linguaggi innovativi e multimediali
Durante i lavori sono emerse le prove che interi quartieri di età repubblicana erano stati interrati da Nerone per costruire la sua Domus Aurea



