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Rosalba Cignetti
Leggi i suoi articoliLa scultura, esposta al Neues Museum, risalente a circa il 1351 a.C.-1334 a.C e considerata uno dei capolavori dell’arte dell’antico Egitto, è da tempo al centro di una disputa diplomatica e culturale tra Il Cairo e Berlino. Le richieste egiziane si basano sulla posizione secondo cui il busto fu portato in Germania all’inizio del Novecento in circostanze controverse, durante l’attività di scavo dell’archeologo tedesco Ludwig Borchardt nel sito di Tell el-Amarna. Il dibattito verte non solo sulla legalità della sua acquisizione, ma anche sulla possibilità offerta dalle nuove strutture museali egiziane per garantire adeguata conservazione e fruizione.
Il busto di Nefertiti al Neues Museum Foto Oliver Lang/DDP/AFP tramite Getty Images
Le autorità tedesche hanno più volte riconosciuto che il busto di Busto di Nefertiti appartiene al patrimonio culturale egiziano, ma sostengono che il suo trasferimento in Germania avvenne in base agli accordi di divisione dei reperti in vigore all’epoca degli scavi del 1912-13. Su questa base, Berlino considera legittima la permanenza dell’opera nelle collezioni statali e ha finora escluso un ritorno in Egitto, nonostante le ripetute richieste avanzate dal Cairo. Due figure di spicco nella campagna egiziana — l’archeologa Monica Hanna e l’ex ministro delle Antichità Zahi Hawass — guidano iniziative distinte per sollecitare il rientro dell’opera. Pur riconoscendo il valore storico e scientifico dell’oggetto, i promotori sostengono che la sua collocazione in patria sia un atto di recupero del patrimonio culturale nazionale. Le autorità tedesche e i responsabili del museo di Berlino hanno finora respinto formalmente la richiesta di restituzione, affermando che il busto rimarrà parte delle collezioni esistenti e rilevando difficoltà logistiche legate al trasporto dell’opera. La disputa sulla proprietà del busto di Nefertiti rappresenta un nodo centrale nelle più ampie discussioni globali sulla restituzione di beni culturali trasferiti all’estero durante periodi di dominio coloniale o in accordi storici oggi considerati controversi. «Mi rifiuto di andare a vedere il busto di Nefertiti - ha detto - Questo busto dovrebbe essere in Egitto, e lo porterò lì», ha dichiarato Hawass al Post, affermando che il GEM è il posto migliore per ammirare Nefertiti.
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