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Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliA Londra, nel cuore di Regent’s Park, l’edizione 2025 di Frieze London e Frieze Masters conferma il ruolo di Deutsche Bank come Global Lead Partner delle due fiere, una collaborazione che dura da oltre vent’anni e che ha contribuito a ridefinire il modo in cui le istituzioni finanziarie si avvicinano all’arte contemporanea. Tra le iniziative che la banca ha presentato Art:LIVE, un progetto digitale ideato in collaborazione con Frieze Studios: una serie di video-interviste e contenuti multimediali curati da Matthew McLean, creative director di Frieze Studios, che guidano il pubblico alla scoperta delle opere, dei curatori e degli artisti protagonisti della fiera. Con questo format, Deutsche Bank estende il proprio impegno oltre la dimensione fisica dell’evento, rendendo l’esperienza di Frieze accessibile a una comunità globale di collezionisti e appassionati d’arte. Si tratta di un vero e proprio palcoscenico editoriale che documenta la fiera attraverso interviste, conversazioni e approfondimenti video per accompagnare gli spettatori all’interno delle gallerie e dei progetti speciali di Frieze London 2025, alternando voci di artisti, curatori e collezionisti a riflessioni su temi centrali del contemporaneo - dalla sostenibilità all’identità, dalla memoria collettiva al ruolo dell’immagine nell’economia digitale. L’iniziativa nasce con un obiettivo preciso: rendere la fiera accessibile anche al pubblico globale che non può visitarla fisicamente, offrendo un’esperienza immersiva e informata, coerente con la missione di Deutsche Bank di “democratizzare” la conoscenza artistica e ampliare la partecipazione culturale.
I contenuti di Art:LIVE, diffusi attraverso il sito di Deutsche Bank Wealth Management e i canali digitali di Frieze, combinano riprese delle installazioni, interviste in situ, commenti critici e pillole narrative che restituiscono il dinamismo e la complessità della fiera londinese.
Parallelamente, all’interno di The Regent’s Park, la Deutsche Bank Wealth Management Lounge ha accolto clienti, curatori e artisti in uno spazio concepito non come area di rappresentanza ma come ambiente di dialogo. Al centro, una selezione di opere di Noémie Goudal, artista francese la cui ricerca sulla percezione e il paesaggio riflette la capacità della banca di connettere estetica, conoscenza e sostenibilità.
Con una collezione di oltre 60.000 opere e programmi curatoriali in tutto il mondo, la banca trasforma il mecenatismo in un’infrastruttura culturale stabile e relazionale. Da più di quarant’anni Deutsche Bank investe in arte contemporanea, nel 2025 oltre a sostenere le grandi fiere internazionali – da Frieze London e Frieze Masters (15-19 ottobre 2025) a Paris+ par Art Basel e Art Basel Hong Kong – la banca ha sviluppato un sistema culturale che unisce collezione aziendale, mostre itineranti e piattaforme digitali.
La Deutsche Bank Wealth Management Lounge è stata concepita più come spazio di dialogo che di rappresentanza, accogliendo, oltre alle opere esposte, incontri tra curatori, collezionisti e clienti e trasformando la tradizionale area hospitality in un vero e proprio luogo di mediazione culturale.
L’approccio è chiaro: considerare la cultura un investimento reputazionale e relazionale a lungo termine. A differenza delle sponsorizzazioni spot, l’impegno di Deutsche Bank si struttura su cicli pluriennali e su una visione coerente di responsabilità culturale diffusa
La collezione aziendale, con opere di artisti contemporanei da tutto il mondo, non è relegata agli uffici direzionali, ma circola in prestito presso musei, fondazioni e istituzioni pubbliche, alimentando un dialogo costante tra impresa e società civile.
In un panorama in cui i confini tra cultura e finanza si fanno sempre più porosi, Deutsche Bank dimostra che la legittimazione culturale non nasce dal gesto singolo, ma dalla continuità e dalla coerenza. L’arte diventa così un’infrastruttura relazionale: un capitale simbolico e condiviso, capace di connettere economia, conoscenza e comunità creativa.
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