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D’Intesa per la conservazione dell'arte contemporanea

Barbara Antonetto

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Intesa Sanpaolo, Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale (Ccr) e Università di Torino hanno avviato una collaborazione nel campo della conservazione dell’arte contemporanea. Il programma prevede restauri, ricerca e formazione

I primi interventi interesseranno opere bisognose di restauro delle collezioni del Novecento di Intesa Sanpaolo, si svolgeranno nei laboratori del Ccr e costituiranno parte integrante dell’attività didattica del corso di laurea in conservazione e restauro dell’Università di Torino. Guidati dai loro docenti e dai restauratori del Ccr (oltre che da esperti di diagnostica e storici dell’arte secondo una metodologia didattica e operativa interdisciplinare), gli studenti del IV anno effettueranno esercitazioni pratiche di laboratorio su «Senza titolo» di Mino Ceretti (1968), «Grande composizione» di Alberto Moretti (1952) e «Metrica industrializzata» di Mimmo Rotella (1970). «Viola in libertà» di Aldo Mondino (1966-72) presenta uno stato conservativo più delicato per cui è stato affidato a una giovane del V anno che ne farà l’oggetto della sua tesi magistrale.

Gli interventi di restauro e le attività di ricerca di particolare complessità saranno invece affidati direttamente ai laboratori Ccr, come già avvenuto in passato per opere di arte antica quali i dipinti del ciclo seicentesco dell’Oratorio della Compagnia della Fede Cattolica intitolata a san Paolo oggi riallestito nella recentemente restaurata sede della Compagnia di San Paolo in piazza Bernini a Torino. Intesa Sanpaolo sosterrà inoltre la realizzazione di seminari, convegni e altre iniziative didattiche e divulgative nel campo dell’arte contemporanea.

Barbara Antonetto, 08 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

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D’Intesa per la conservazione dell'arte contemporanea | Barbara Antonetto

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