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Michelangelo, «Cristo Risorto Portacroce», 1514-16

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Michelangelo, «Cristo Risorto Portacroce», 1514-16

La Fondazione Federico II porta Michelangelo a Palermo

Dal 13 novembre il Cristo Portacroce Giustiniani sarà esposto negli Appartamenti Reali del Palazzo Reale

Barbara Antonetto

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Martedì 11 novembre Gaetano Galvagno e Antonella Razete, rispettivamente presidente e direttore generale facente funzioni della Fondazione Federico II, Don Duverly Berckus Goma, priore conventuale del Monastero di San Vincenzo Martire, Gabriele Accornero, manager culturale, e Pierluigi Carofano, storico dell’arte, sveleranno un capolavoro del Rinascimento che il pubblico potrà ammirare dal 13 novembre: il Cristo Portacroce della Collezione Giustiniani abitualmente conservato conservata nella Chiesa del Monastero di San Vincenzo Martire di Bassano Romano (Vt).

La scultura, 650 kg in marmo di Carrara, assegnata a Michelangelo grazie alle ricerche archivistiche di Silvia Danesi Squarzina e Irene Baldriga (2001), confermate da confronti stilistici e documentari con il cosiddetto Cristo della Minerva, risulta negli inventari della Collezione Giustiniani e oggi appartiene alla Congregazione Benedettina Silvestrina. Si tratta di un’opera incompiuta perché Michelangelo, che nel 1514 aveva ricevuto da Metello Vari la commissione di un Cristo risorto per la Basilica di Santa Maria Sopra Minerva a Roma, riscontrando che una venatura nera del marmo avrebbe compromesso compromesso il viso di Cristo, interruppe la lavorazione. Nel 1518 iniziò a scolpire una seconda versione del Cristo che, rifinito dagli allievi Pietro Urbano e Federico Frizzi, ancora oggi si trova nella chiesa romana. Anche in questo caso Michelangelo non riuscì a soddisfare il committente, a cui in segno di risarcimento donò la prima versione. Vari la collocò nel giardino della propria residenza romana, dove nel 1556 la vide Ulisse Aldovrandi. In seguito se ne persero le tracce finché, nel 2001, venne ritrovata nella chiesa di Bassano Romano. Secondo gli studi era stata acquistata nel 1607 da Vincenzo Giustiniani che l’avrebbe fatta rifinire a Gian Lorenzo Bernini, all’epoca giovanissimo.

L’esposizione a Palermo di quest’opera di grande bellezza e dalla storia affascinante è organizzata dalla Fondazione Federico II in collaborazione con l’Assemblea Regionale Siciliana, il Monastero San Vincenzo Martire-Monaci Benedettini Silvestrini, il Dipartimento per la tutela del patrimonio culturale del MiC e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale (Erco Lighting è partner tecnico per l’illuminotecnica).

Michelangelo, «Cristo Risorto Portacroce», 1514-16 (particolare)

Barbara Antonetto, 07 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

La Fondazione Federico II porta Michelangelo a Palermo | Barbara Antonetto

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