Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Antonio Mirabelli
Leggi i suoi articoliLa fotografia, da sempre, costituisce uno dei medium preferiti dagli artisti per dar spazio alla loro esigenza creativa e produrre i propri lavori, un fenomeno oggi sempre più diffuso e che sta prendendo piede anche in contesti istituzionali, oltre che di mercato. Proprio rispetto al mercato, la presenza delle fiere dedicate alla fotografia si espande con una velocità diversa rispetto al segmento frenetico dedicato all’arte moderna e contemporanea, ma le più contenute occasioni di riunire sotto uno stesso tetto un numero considerevole di gallerie che dedicano la propria ricerca al medium in questione, funge da amplificatore per richiamare l’attenzione del pubblico.
Questo dato è stato confermato anche dall’ultima edizione, la decima per l’esattezza, di Photo London, conclusasi lo scorso 18 maggio. I numeri sembrano confermare la tendenza ad una curiosità sempre più acuta verso la fotografia, viste le folle di visitatori che hanno partecipato all’evento della Somerset House. Paradossalmente, i pochi appuntamenti fieristici rivolti a questo mezzo, diluiti nell’anno in diverse parti del mondo, evitano la fitta calendarizzazione che caratterizza le numerose fiere d’arte, canalizzando l’attenzione verso il segmento.
In Italia, uno dei principali eventi in questione è Mia Photo Fair di Milano che cade ogni anno prima di Miart. La quattordicesima edizione si è chiusa il 23 marzo con la presenza di circa 13mila visitatori. Anche ArteFiera Bologna, una delle principali fiere di arte in Italia, dedica una sezione apposita a Fotografia e Immagini in Movimento.
Sul mercato secondario, invece, tra le case d’asta internazionali, le cosiddette «major», quella che più si concentra sulla fotografia, in termini di numero di sessioni dedicate, è Phillips, mentre Christie’s e Sotheby’s inseriscono nei cataloghi di arte contemporanea alcuni scatti di celebri fotografi molto apprezzati sul mercato, giusto per citarne alcuni: Nan Goldin, Robert Mapplethorpe, Diane Arbus e Francesca Woodman, in un’ottica di sviluppo di quel cross collecting che mira a mescolare più forme d’arte diverse e di epoche lontane tra loro.
I numeri del mercato della fotografia, secondo il Report 2025 di Deloitte Il mercato dell'arte e dei beni da collezione, segnano un calo in termini di aste milionarie, di conseguenza del fatturato complessivo, con una contrazione che dai 31 milioni di dollari raggiunti nel 2023 ha portato ai 24,4 milioni di dollari nel 2024, circa il 20,9% in meno.
Sempre in base al Report, è interessante notare come ci sia stata, allo stesso tempo, una contrazione del tasso medio di invenduti in asta che dal 25,4% del 2023 è sceso al 20,0% nel 2024, un segnale della vivacità nel campo, specialmente se si guarda alle opere più accessibili e che si aprono al gusto delle nuove leve di collezionisti disposti a viaggiare nei vari segmenti del bello.
Ad ogni modo, come visto nelle analisi sull’andamento del mercato dell’arte, a influire sulla contrazione in merito agli scambi, anche per la fotografia, è il contesto macroeconomico globale. Da un punto di vista istituzionale, invece, la fotografia è tenuta d’occhio con attenzione da diversi spazi nazionali che le danno grande visibilità, visto l’immediato riscontro narrativo che il mezzo fornisce al racconto degli eventi contemporanei e non solo.
Senza alcuna pretesa di esaustività, si parte da Bologna e dalla sua Fondazione MAST la cui mission, basata sul dialogo tra tecnologia, arte e innovazione, prende vita nelle mostre allestite nella Photo Gallery della Fondazione, uno spazio espositivo che ospita mostre temporanee di fotografia dell’industria e del lavoro, per poi passare a Torino, centro nevralgico per la fotografia, grazie a istituzioni come Camera-Centro Italiano della Fotografia e Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo che articola la sua programmazione di mostre temporanee proprio dedicandole al linguaggio specifico del mezzo in questione.
A livello internazionale l’impatto è notevole, basti guardare alle mostre blockbuster sparse per il mondo, tra le altre, quella di Wolfgang Tillmans del 2022 presso il MoMA di New York, di Zanele Muholi presso la Tate Modern di Londra, conclusa lo scorso gennaio, e ancora ai nomi di Vivian Maier e Sebastião Salgado ospitati in diverse sedi museali per il mondo. E poi, ancora, focus specifici rivolti al mezzo come il World Press Photo, attualmente visitabile fino all’8 giugno presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, senza tralasciare la partecipazione della fotografia come forma d’arte a eventi centrali per questo ecosistema, come la Biennale d’Arte di Venezia dove nel corso dell’ultima edizione del 2024, «Stranieri Ovunque», sono stati esposti anche gli scatti di Claudia Andujar.
I festival dedicati alla fotografia, infine, sono tanti. Per quel che riguarda l’Italia sono diffusi su tutto il territorio e molti di questi sono nati anche da poco, ma offrono una qualità notevole da nord a sud, dal Langhe Photo Festival di Neive (Cn) al Fotografia Calabria Festival di San Lucido (Cs).
Altri articoli dell'autore
L’ultimo, in ordine tempo, è stato l’annuncio del colosso Art Basel a Doha. L’interesse del mercato per l’arte mediorientale sta iniziando a crescere sensibilmente, dato confermato anche dalle sessioni dedicate al segmento da Christie’s e Sotheby’s
Il prossimo 14 maggio, la casa d’aste milanese presenterà una selezione di beni dalla raccolta del celebre stilista, insieme a arredi, porcellane e arte orientale da altre provenienze
Nel report annuale di Deloitte si evidenzia un declino che investe soprattutto le fasce più alte del collezionismo. La Gen Z e Millennial, con gusti più dinamici e budget più contenuti, dettano le nuove regole del mercato
Provenienti dalla galleria Daniel Blau di Monaco, oltre duecento schizzi dei primi anni ’50 a firma dell‘artista americano saranno protagonisti di un’asta dedicata