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Bologna, il gip dà ragione a Daniele Benati nella querelle con Sgarbi

Stefano Luppi

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Bologna. Il giudice per le indagini preliminari Alberto Gamberini di Bologna ha deciso di archiviare, con la motivazione della «Infondatezza della notizia di reato», il procedimento a carico di Daniele Benati, storico dell’arte, docente di storia dell’arte medievale e moderna nell'Università di Bologna ed ex presidente di Italia Nostra Bologna.

La vicenda risale all’inizio dello scorso anno, quando ci fu uno scontro verbale molto forte, con polemiche reiterate sui giornali, tra Benati e il critico d’arte ed ex parlamentare Vittorio Sgarbi. «A causa, scrive l’avvocato Giulio Volpe che con il collega Gino Bottiglioni ha assistito Benati, delle accuse in più occasioni e nelle più svariate sedi reiterate sul principio del 2015 da Vittorio Sgarbi, Daniele Benati era stato fatto oggetto di indagine da parte della Procura di Bologna nell’ipotesi, peraltro naufragata, di aver in qualche modo contribuito all’esportazione da parte di terzi di un dipinto raffigurante la “Madonna in preghiera”, da lui stesso attribuita ad Annibale Carracci».

Vicenda chiusa per Benati, dunque, che a suo tempo aveva polemizzato con Sgarbi per la mostra che quest’ultimo stava per inaugurare a Palazzo Fava, intitolata «Da Cimabue a Morandi. Felsina Pittrice» (ci fu una lettera con la quale, insieme ad altri duecento studiosi, chiedeva al Mibact che non concedesse prestiti per l’appuntamento di Genus Bononiae).
Nel merito, il gip di Bologna ha accolto le ragioni presentate dagli avvocati Volpe e Bottiglioni, che avevano fatto presente come, spiegano i legali stessi, «Chi studia un’opera e sulla base delle proprie conoscenze la attribuisce a un determinato artista, ma non acquisisce alcun potere per condizionarne la vendita, a maggior ragione laddove, come si è dimostrato nel caso in esame, essa sia stata autorizzata da un funzionario del Ministero competente». Benati, vista l’avventura giudiziaria, aveva anche deciso di autosospendersi dalla carica di presidente di Italia Nostra Bologna (attuale presidente è l’ex soprintendente Jadranka Bentini). Attualmente sulla vicenda a Bologna sono ancora aperte le due azioni penali contro Sgarbi che Benati, volendosi rivalere di eventuali danni professionali e morali subiti, ha intentato lo scorso anno.

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Stefano Luppi, 24 maggio 2016 | © Riproduzione riservata

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