Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Arianna Antoniutti
Leggi i suoi articoliLa Biblioteca Vaticana, nata nel 1451 per volontà di Niccolò V Parentucelli e formalmente istituita con Bolla papale nel 1475 da Sisto IV della Rovere, racchiude un patrimonio di circa 180mila volumi manoscritti e d’archivio, 1,6 milioni di libri stampati, più di 8.600 incunaboli, 300mila tra monete e medaglie, 150mila fra stampe, disegni e matrici e oltre 150mila fotografie.
La sua vocazione, sin dall’origine, di biblioteca aperta al pubblico degli studiosi, inevitabilmente comporta la questione della conservazione dei volumi, imperativa soprattutto nel caso dei testi antichi e dei manoscritti.
Sin dal 2010 la Biblioteca Vaticana ha intrapreso un progetto di digitalizzazione della propria collezione di manoscritti di epoca medievale e umanistica, con la duplice finalità della conservazione a lungo termine e della consultazione digitale online, a titolo gratuito, fruibile nell’area Digivatlib del proprio sito: digi.vatlib.it.
Nasce in quest’ambito, nel 2012, il progetto Polonsky, iniziativa congiunta delle Bodleian Libraries dell’Università di Oxford e della Biblioteca Apostolica che, completata nel 2017, ha reso ora consultabili online oltre un milione e mezzo di pagine tratte dalle due collezioni librarie.
Realizzata grazie alla donazione di 2 milioni di sterline da parte della Polonsky Foundation, la digitalizzazione ha avuto per oggetto tre gruppi principali di testi: manoscritti ebraici, greci e incunaboli o libri stampati nel XV secolo.
A conclusione del progetto si è svolta a Roma, a maggio, presso il Centro Congressi dell’Istituto Patristico Augustinianum, la conferenza «Digitization and libraries: the future of the past», organizzata da Biblioteca Apostolica Vaticana e Bodleian Libraries sui temi del futuro delle collezioni digitalizzate e del loro sostegno finanziario.

La Sala consultazione manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana
Altri articoli dell'autore
Un emendamento votato la sera del 30 luglio in Commissione Bilancio al Senato ha portato il cespite da 24,8 milioni di euro a 54,8
La mostra al Muciv di Roma è un manifesto per un possibile aggiornamento, in chiave accessibile, dei musei italiani. Ce lo spiega il direttore generale Musei
Gli interventi programmati in quota per verificare lo stato dei paramenti murari sono eseguiti con spettacolari metodologie su fune che evitano i ponteggi
Installazioni site specific, performance e opere immersive in abiti, fibre e tessuti esplorano il rapporto con il contesto della sede aquilana