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Diego Soldà, «Le case hanno le luci spente», 2025

Courtesy Atipografia

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Diego Soldà, «Le case hanno le luci spente», 2025

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ArtVerona compie 20 anni e rilancia

Con Lamonea alla guida, la fiera, a cui partecipano 143 gallerie di contemporaneo e moderno, e punta su innovazione e mercato

Michela Moro

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Guarda avanti con nuova energia e molti progetti per il prossimo triennio ArtVerona, la fiera giunta alla ventesima edizione, con la nuova direttrice artistica Laura Lamonea. È anche la prima fiera italiana che, in un frangente globale incerto, affronta un test importante per il mercato: la riduzione dell’aliquota IVA al 5% sulla compravendita di opere d’arte, confermata lo scorso 20 giugno, che potrebbe invogliare agli acquisti. «La nuova misura allinea l’Italia agli standard europei e rafforza la competitività del sistema artistico-culturale nazionale – commenta Federico Bricolo, presidente di Veronafiere – Con ArtVerona, abbiamo sostenuto con convinzione questa iniziativa, che rende il mercato interno più attrattivo e dinamico. Oggi l’Italia ha l’aliquota IVA più bassa d’Europa per l’acquisto di opere d’arte, che conferirà ulteriore rilievo e attrattività a questa edizione di ArtVerona».

Tema della manifestazione, in programma dal 10 al 12 ottobre, è «Conversazione e scrittura», in un progetto che supera la separazione tra le gallerie d’arte contemporanea e quelle del XX secolo, dove la fiera diventa il luogo per riflettere sul linguaggio in un dialogo tra moderno e contemporaneo, forte dei 143 espositori presenti. Sei sezioni, con la Main Section che raccoglie il gruppo più consolidato di gallerie nazionali e internazionali d’arte moderna e contemporanea nel Padiglione 12, dove si trovano anche Steps, a cura di Giulia Civardi, rivolta a giovani gallerie e spazi sperimentali attivi da non più di otto anni, e Video? Avete detto video? a cura di Élisa Ganivet e Laura Lamonea, un tributo alla complessità del linguaggio delle immagini in movimento.

Il Padiglione 11, dedicato agli artisti del ‘900, presenta due nuovi segmenti espositivi: Pittura ORA, a cura di Leonardo Regano, focalizzata sulla pittura e il disegno del presente ed Effetto Sauna, a cura di Laura Lamonea, che invita le gallerie a mettere a confronto artisti già affermati con artisti non ancora rappresentati nel mercato. Si aggiungono nella hall di ingresso, Libreria, a cura di Frab’s, dedicata all’editoria indipendente dove, accanto alle riviste di settore, si trova spazio per talk tematici, workshop e attività per il pubblico. Editorie, invece, raccoglie le principali realtà editoriali del mondo dell’arte, presenti ad ArtVerona fin dalla prima edizione.

 

Marinella Senatore, «The School of Narrative Dance Salzburg», 2024. Courtesy the artist and Mazzoleni, London – Torino

Tra le molte novità una è certamente la Sala Cinema nel Padiglione 12, dedicata alla proiezione non stop di opere provenienti da collezioni pubbliche e private di rilievo internazionale tra cui Museion di Bolzano, CNAP di Parigi, MART di Trento e Rovereto. Allo storico fondo di acquisizione della fiera, A Disposizione, Veronafiere per l’arte, e ai consolidati Premio Zenato Academy,  Premio Casarini DueTorri Hotel per la Pittura Under 40, Premio Fondazione The Bank per la pittura contemporanea, Premio Massimiliano Galliani per il Disegno Under 40, Premio Display, Premio stARTup e Sustainable Art Prize, si affiancano nuovi premi dedicati alle sezioni speciali come il Premio Villa Filanda Antonini, che sosterrà una residenza per artisti, così come Il premio MZ Costruzioni, nato nel 2019, che permette uno scambio tra arte e impresa.

Viene inoltre presentato in fiera il lavoro di Rachele Maistrello, vincitrice del Tomorrows UniCredit residency and production award, prestigioso premio sostenuto da UniCredit, con la collaborazione di Fondazione Cariverona, Contemporanea - Università di Verona e Veronafiere S.p.A. - ArtVerona. Sempre molto saldo il legame tra ArtVerona e le principali istituzioni cittadine quali il Comune e Fondazione Cariverona, che permettono alla manifestazione di espandersi nella città con diversi progetti che offrono occasioni di incontro e partecipazione, tra cui la riapertura di Palazzo Forti con la mostra «The Then About As Until», a cura di Laura Lamonea. L’intera città si apre per mostre e iniziative: Enrique Ramírez all’ex Dogana di fiume, la mostra «Wounded Words Wounding Words», alla Biblioteca Capitolare; «Autogeografie: tu fai le foto, ma sei parte del paesaggio» presso la Rondella delle Boccare, la mostra «Folding, Flexing and Expanding», a Palazzo del Capitanio, tra le altre.

Piero Dorazio, «Caria», 1998. Courtesy Tornabuoni Arte

Michela Moro, 20 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

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