Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Mariella Rossi
Leggi i suoi articoliLa Fondazione Aquileia sta affrontando in questi mesi il restauro sistematico e completo del settore orientale dell’area forense, sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Lo caratterizzano quattordici colonne superstiti del foro romano dell’antica città, una delle principali dell’impero romano. Il loro recupero risulta un’operazione delicata e complessa, resa necessaria dalla lunga esposizione delle strutture agli agenti atmosferici: le colonne svettano nel cielo di Aquileia dal 1937, dopo che il complesso monumentale fu scoperto per caso nel 1934. Gli scavi proseguirono negli anni Sessanta e Ottanta per essere estesi al settore occidentale, al di là della moderna Strada Regionale Udine-Grado, solo in anni recenti. Da allora queste colonne sono un’indiscussa immagine iconica di Aquileia. Oggetto dell’intervento le colonne del portico in calcare di Aurisina, integrate negli anni Trenta con resistenti parti in laterizio, i gradini che colmano il dislivello con la piazza, il lastricato in marmo rosso di Verona e quello sempre in calcare dell’area scoperta. A queste parti si aggiungono i numerosi frammenti lapidei oggi accumulati in maniera disordinata sulla piazza. Tra questi i plinti con teste di Medusa e di Giove Ammone. Il loro studio e classificazione sta contribuendo a ricostruire l’articolazione architettonica dei portici e delle botteghe. A conclusione del processo di restauro in corso, l’esposizione ragionata di questi frammenti rientrerà in un più ampio progetto di valorizzazione del foro, di cui fa parte il percorso di collegamento tra porto, area forense, terme e teatro, fino alla necropoli sud-occidentale, e il Sepolcreto. Un itinerario di quasi un chilometro, che permetterà ai visitatori di attraversare da est a ovest quella che il poeta Ausonio considerava «la nona città dell’impero».
Le attività della Fondazione si ampliano in un ricco calendario di eventi e iniziative. Tra questi il progetto «Aquileia a impatto 0. La valorizzazione dei cammini», che comprende la prima edizione del Festival dei Cammini di Aquileia, in un luogo che è da secoli crocevia di culture e civiltà. Aquileia è stata uno snodo strategico delle principali vie commerciali, culturali e militari verso il Nord-Est europeo, nonché uno dei porti più importanti dell’Adriatico ed è oggi un punto di riferimento per numerosi cammini, tra cui la Romea Strata, che collega il Mar Baltico a Roma, il Cammino Celeste, dall’isola di Barbana al Monte Lussari, l’Iter Goritiense, che conduce fino a Sveta Gora, l’itinerario dei Santi Cirillo e Metodio, il circuito di San Martino e ancora la Via Postumia, la Via Flavia e l’antico Itinerarium Burdigalense. A giugno saranno realizzati e andranno in onda sei podcast dedicati al cammino, fruibili sulle principali piattaforme di diffusione. Per l’equinozio d’autunno del 22 settembre si rinnoverà l’appuntamento con la passeggiata all’alba in Basilica. Confermati i grandi eventi estivi, le Giornate europee dell’Archeologia (13-15 giugno) e del Patrimonio (27-28 settembre) con gli «open day» dei cantieri di scavo e le aperture straordinarie. Tornano anche l’Aquileia Film Festival (dal 29 luglio al 5 agosto), giunto alla sedicesima edizione, e i concerti in Basilica.
Il Museo archeologico nazionale da quest’anno potrà usufruire degli spazi che un tempo erano di deposito, oggi inseriti nel percorso permanente, dopo un complesso lavoro di restauro. Nel corso dell’anno verranno ospitate esposizioni temporanee sia di archeologia che di arte contemporanea. Anche per questa stagione torneranno la rievocazione Tempora Aquileia a giugno e i cicli di conferenze di argomento storico, archeologico e archivistico. Tra gli eventi anche la seconda edizione della rievocazione «Aquileia splendida civitas», che immergerà i visitatori nel IV secolo d.C., il periodo tardo antico della storia della città. L’enogastronomia sarà poi al centro delle Notti del Vino, ad agosto in piazza Capitolo. Il calendario di eventi di Aquileia è costantemente aggiornato sul sito, condiviso e sincronizzato con la piattaforma digitale transfrontaliera GO! 2025 Borderless Wireless della capitale europea della cultura.
Fondazione Aquileia è nata nel quadro dell’accordo del 2008 tra il Ministero della Cultura e la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia per la valorizzazione del patrimonio culturale della città di Aquileia come strumento per predisporre piani strategici, favorire lo sviluppo del turismo culturale, cofinanziare interventi, gestire indirettamente l’attività di valorizzazione, realizzare interventi di ricerca, conservazione e restauro dei beni concessi in uso. Nel dicembre del 2016 è stato firmato l’Accordo che completava il conferimento in uso alla fondazione di tutte le rimanenti aree archeologiche di Aquileia, prevalentemente il foro, il porto fluviale, la via Sacra e l’area delle Grandi terme-Comelli. Sulla linea di quanto delineato nel piano di gestione e nel piano strategico del sito Unesco, nel 2024 sono state completate altre importanti acquisizioni di aree, per un totale di 18 ettari che consentiranno di creare dei percorsi di collegamento per la visita del parco archeologico, e si proseguirà con gli investimenti in opere pubbliche programmati, tra i quali il restauro del Foro, già in corso. Le acquisizioni di immobili e di terreni, sotto i quali si celano i resti dell’antica città, sono di eccezionale importanza per il futuro Parco Archeologico, poiché quasi raddoppiano l’estensione delle aree archeologiche già conferite dal MiC (20 ettari).

Colonne del foro romano ad Aquileia. © G. Baronchelli
Altri articoli dell'autore
Nell’edificio in provincia di Udine gli artisti dialogano con il contesto architettonico e naturale attraverso «opere capaci di perturbare gli ambienti rendendone incerti i confini»
L’ultima performance di Stefano Cagol, tra i primi artisti a utilizzare un androide nelle sue opere, parla di pace e di futuro, da Bressanone, nella ricorrenza voluta dalle Nazioni Unite per ricordare l'importanza della luce nei campi della scienza, della cultura e dello sviluppo sostenibile
I monumenti di eroi italiani ed europei dell’artista ottocentesco, esposti nel museo di Mendrisio, accolgono un’inedita e colorata installazione della giovane indiana
Con l’impegno della direttrice Stella Falzone, il MArTA aiuterà la città pugliese a cambiare pelle e a riprendere il suo ruolo dominante nel panorama archeologico nazionale e internazionale