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«Cuore». Foto di Delfino Sisto Legnani-DSL Studio © Triennale Milano

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«Cuore». Foto di Delfino Sisto Legnani-DSL Studio © Triennale Milano

Apre «Cuore», centro vitale della Triennale di Milano

400 metri quadrati al piano terra del Palazzo dell’Arte interamente dedicati alla ricerca, alla memoria e all’innovazione. E accessibili a tutti

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Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Si chiama «Cuore», perché sarà il centro vitale dell’istituzione,il «Centro studi, Archivi, Ricerca» inaugurato il 14 febbraio negli spazi al piano terra del Palazzo dell’Arte di Triennale Milano: 400 metri quadrati (che il presidente Stefano Boeri e la direttrice generale Carla Morogallo hanno voluto rendere accessibili gratuitamente a tutti, per l’intero orario di apertura di Triennale Milano, da martedì a domenica, dalle 11 alle 20) interamente dedicati alla ricerca, alla memoria e all’innovazione, i pilastri su cui si fondano le attività di Triennale.

Il nuovo spazio, progettato da AR.CH.IT Luca Cipelletti con attenzione alla valorizzazione dell’architettura originaria del Palazzo dell’Arte (1933) progettato da Giovanni Muzio, è stato pensato per accogliere i visitatori, la comunità scientifica, gli studiosi, aprendosi al tempo stesso alla collaborazione con università, soprintendenze, fondazioni pubbliche e private, aziende.

Con «Cuore», infatti, si riattiva innanzitutto il Centro studi di Triennale (attivo dal 1935 al 1990 e poi chiuso per oltre trent’anni), progettato proprio per lavorare con università nazionali e internazionali sui temi più urgenti del presente, mettendo a disposizione il patrimonio di conoscenze sviluppato da Triennale. La seconda funzione di «Cuore» concerne la condivisione con studiosi e appassionati, a libera consultazione o su prenotazione, del gigantesco giacimento (300mila unità) di opere, oggetti, disegni, progetti, fotografie, corrispondenze, libri, periodici, che fanno parte degli archivi, della biblioteca e delle preziose collezioni dell’istituzione. La terza missione, infine, è la valorizzazione e divulgazione di fondi e archivi di altre istituzioni, pubbliche e private, attraverso percorsi di approfondimento.

Il tutto, nel bellissimo spazio «ritrovato», che consente di attraversare con lo sguardo un’intera ala del Palazzo dell’Arte, fino alla grande scala elicoidale finale, progettata da Muzio, presso la quale si terranno talk, conferenze, presentazioni, proiezioni. Prima di arrivarci, ci s’imbatte però nei 12 tavoli «LessLess» di UniFor su cui allestire esposizioni di archivi esterni a Triennale, e nei sei altri tavoli identici su cui consultare i materiali d’archivio.

Di UniFor sono anche gli elementi modulari di metallo e vetro, su disegno di Luca Cipelletti, riconfigurabili in base alle necessità (anche di conservazione) dei materiali esposti: la parete di destra, rivestita da un Pannello Ecologico®, realizzato da Saviola attraverso il riciclo del legno post-consumo, ospita su un’area di circa 300 metri quadri un sistema di teche, armadiature e ripiani in cui esibire i materiali degli archivi e delle collezioni di Triennale; la parete di sinistra dispone invece di tre ledwall che possono presentare approfondimenti tematici (ora c’è la videoinstallazione di propp con musica e sound design di Painé Cuadrelli, dedicata alle Esposizioni Internazionali di Triennale dal 1923 fino a quella, in preparazione, del 2025).

L’illuminazione è stata realizzata da Erco con tecnologie Led avanzate che, oltre all’alta qualità della luce, garantiscono un grande risparmio energetico, in linea con l’intero progetto, pensato nell’ottica della massima sostenibilità ambientale. Accanto a Triennale, oltre ai partner tecnici citati, sono stati presenti in questa realizzazione Fondazione Cariplo e i partner istituzionali Lavazza e Salone del Mobile.Milano.

«Cuore». Foto di Delfino Sisto Legnani-DSL Studio © Triennale Milano

«Cuore». Foto di Delfino Sisto Legnani-DSL Studio © Triennale Milano

Ada Masoero, 17 febbraio 2024 | © Riproduzione riservata

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