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Analitici analizzati

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Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Tre artisti: Riccardo Guarneri, Claudio Olivieri, Claudio Verna. E un decennio: gli anni Settanta. È questo il tema della mostra, curata da Ivan Quaroni, visibile fino al 29 aprile da progettoarte elm

 

Quinto appuntamento, dopo le personali di Cacciola, Verna, Gastini e Pinelli, del progetto della galleria teso a riproporre la Pittura Analitica (o Pittura-Pittura, o Nuova Pittura), la rassegna presenta una ventina di dipinti di quel decennio, nel quale il loro linguaggio pittorico si manifestava al meglio, in parallelo con le esperienze internazionali di Support/Surface e Analytische Malerei.

 

Denominatore comune del lavoro dei tre artisti è il ritorno ai fondamentali della pittura attraverso i valori fondanti di luce, segno e colore. Per tutti loro, nati negli anni Trenta, gli esordi si erano inevitabilmente posti sotto il segno di un Informale presto respinto, non però nel nome delle correnti poi vincenti dell’azzeramento della pittura o delle ricerche poveriste, bensì dell’esplorazione della vibrazione luminosa, condotta con una rigorosa indagine su forma e colore: una via poi lungamente rimasta in ombra ma meritevole dell’attenzione che ora sta ritrovando.

 

Accostati, i loro lavori mostrano una sorta di progressione dalla monocromia di Guarneri, resa vibrante da segni sottili che solcano il bianco del pigmento, agli affioramenti di forme fluide e masse plasmatiche dal fondo dei dipinti di Olivieri, fino alle partizioni ritmiche di Verna (nella foto, «Pittura») lui il più influenzato dalle teorie gestaltiche.

 

Ada Masoero, 10 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

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