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Vittorio Bertello
Leggi i suoi articoliPer la prima volta da quasi novant’anni, al Parco Archeologico di Ercolano (Na) torna ad essere esposta una credenza lignea, proveniente dall’appartamento V,18 sul Decumano Massimo, dopo un lungo restauro. Il mobile è stato trasferito dall’area archeologica all’Antiquarium del Parco, dove entra a far parte del nuovo spazio espositivo dedicato ai legni antichi.
Il ritorno in esposizione di quest’oggetto è una tappa fondamentale nella valorizzazione del patrimonio di Ercolano. L’armadietto-credenza in legno carbonizzato, rinvenuto durante gli scavi del 1937 accanto alla Casa del Bicentenario, conteneva al momento della scoperta coppe, bicchieri, brocche e pentole, testimonianza eccezionale della vita domestica ercolanese.
Subito dopo la scoperta, il mobile venne esposto al piano terra della bottega sottostante l’appartamento, protetto da una teca di vetro, nell’ambito di un progetto di città-museo promosso da Amedeo Maiuri, che intendeva ricreare per i visitatori ambienti e oggetti della quotidianità sepolti dall’eruzione del 79 d.C. Successivamente, la credenza rimase sigillata in una cassa lignea per decenni, fino alla sua riapertura nel 2022.
Da quel momento ha preso avvio un articolato percorso di studio e restauro, realizzato grazie alla collaborazione tra il Parco Archeologico di Ercolano e il Drents Museum di Assen, in Olanda. Nel 2023 si è concluso l’intervento, che ha reso il manufatto idoneo al trasporto e all’esposizione. Il trasloco, particolarmente delicato a causa della fragilità dell’oggetto, ha richiesto una complessa operazione coordinata da restauratori, archeologi e tecnici specializzati, che per un’intera giornata hanno lavorato garantendo la massima sicurezza. Oggi la credenza è collocata al piano ammezzato dell’Antiquarium, all’interno di un allestimento che ripropone l’originaria disposizione voluta da Maiuri.
Grazie alla documentazione di scavo, è stato possibile riposizionare sul mobile le stoviglie ritrovate nel 1937, restituendo così un’immagine viva e autentica della vita domestica di duemila anni fa. Il reperto è esposto accanto a una culla, in un insieme che racconta intimità e quotidianità, e al larario rinvenuto nello stesso vano dell’appartamento V,18, restaurato nel 2021 nell’ambito della XIX edizione di Restituzioni di Banca Intesa Sanpaolo.
I visitatori potranno ammirare l’eccezionale credenza anche in occasione delle aperture serali del Parco, nell’ambito dell’iniziativa «Una Notte al Museo», che con biglietto ridotto consente l’accesso al Padiglione della Barca, alla mostra dei legni (piano ammezzato) e a quella degli ori (piano terra), ogni martedì e giovedì dalle 20.30 alle 23.30 (ultimo ingresso, 22.30). Durante queste serate sarà inoltre possibile incontrare archeologi, restauratori e architetti del Parco, che condivideranno con il pubblico curiosità, approfondimenti e dettagli legati ai restauri e agli allestimenti.
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