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Preludio all’apertura ufficiale ad Abu Dhabi il 15 novembre, la grande mostra di arte pubblica inaugura tra i paesaggi rigogliosi di Al Qattara e Al Jimi
- Alessia De Michelis
- 06 novembre 2025
- 00’minuti di lettura
Un render del Forte Al Jahili ad Al Ain, negli Emirati Arabi Uniti, illuminato da fasci di luce dell’opera «Pulse Canopy» di Rafael Lozano-Hemmer
Al Ain si accende per Manar Abu Dhabi 2025
Preludio all’apertura ufficiale ad Abu Dhabi il 15 novembre, la grande mostra di arte pubblica inaugura tra i paesaggi rigogliosi di Al Qattara e Al Jimi
- Alessia De Michelis
- 06 novembre 2025
- 00’minuti di lettura
Alessia De Michelis
Leggi i suoi articoliLa città-oasi di Al Ain, patrimonio mondiale Unesco dal 2011, si accende di nuova vita grazie alla grande mostra di arte pubblica Manar Abu Dhabi 2025. Dal primo novembre, i paesaggi rigogliosi di Al Qattara e Al Jimi sono terreno di luce e immaginazione, preludio all’apertura ufficiale ad Abu Dhabi il 15 novembre (entrambi gli appuntamenti si concluderanno il 4 gennaio 2026).
Tra le installazioni più suggestive, «Pulse Canopy» di Rafael Lozano-Hemmer (Città del Messico, 1971) traduce i battiti cardiaci dei visitatori in pulsazioni luminose; «Sadu Red Carpet» di Khalid Shafar (Dubai, 1980) reinterpreta la tessitura tradizionale emiratina come un’esperienza architettonica; «Cycle of Circles» di Ammar Al Attar (Ajman, Eau, 1981) fonde luce e movimento in una riflessione fotografica; «Breath of the same place» di Maitha Hamdan (Abu Dhabi, 1989) invita a un dialogo sensoriale con la natura; mentre «Guiding Drapes» di Abdulla Al Mulla (Eau, 1990) trasforma un cortile storico in uno spazio radioso ispirato ai rituali nuziali locali.
Organizzata dal Dipartimento della Cultura e del Turismo di Abu Dhab, la manifestazione coinvolge 15 artisti e collettivi provenienti da 10 paesi, con 22 opere ispirate al tema «La bussola della luce». Un percorso che esplora il ruolo che da sempre la luce ricopre nel Golfo, guida e linguaggio poetico insieme, capace di unire passato e contemporaneità in un’esperienza immersiva e corale.