Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Il professor Gianni Carlo Sciolla

Image

Il professor Gianni Carlo Sciolla

Addio al professore che ha fatto amare la critica d'arte

Gianni Carlo Sciolla è scomparso a Milano il 2 marzo

Barbara Antonetto

Leggi i suoi articoli

Torino. Il 2 marzo è morto a Milano Gianni Carlo Sciolla, una figura importante per la storia e la critica d'arte. Nato a Biella il 17 dicembre 1940, ha studiato a Torino e nel capoluogo piemontese ha vissuto a lungo ed è stato ordinario di Storia della critica d’arte presso l’Università dal 1970 al 1990 e poi, dopo sei anni di insegnamento presso gli atenei di Udine e Pavia, nuovamente a partire dal 1996 come titolare della cattedra di Storia dell’arte moderna presso l'Università e di Metodologia della ricerca storico artistica presso il Dams (Discipline artistiche, musicali e dello spettacolo), di cui è stato anche presidente; negli ultimi anni si era trasferito all'Università di Milano.

Esperto di metodologia e di storia della critica d’arte del Novecento (nel 2013 ha vinto il Premio Antonio Feltrinelli dell’Accademia Nazionale dei Lincei per la critica d’arte) e di letteratura artistica e periegetica del Sette e Ottocento, ha rivolto i suoi studi a vari altri campi, tra i quali il disegno, pittura e scultura in Lombardia tra Quattro e Cinquecento, Rembrandt e l'arte dei Paesi Bassi nella prima metà del Seicento, la scultura rinascimentale nell’Italia centrale e i beni culturali di Aosta, Biella e Lodi.

I titoli delle mostre, che ha curato con il rigore che lo contraddistingueva insieme alla chiarezza nella didattica, rispecchiano le sue passioni: «I Piazza da Lodi. Una tradizione di pittori nel Cinquecento padano» (Lodi, 1989), «Da Leonardo a Rembrandt. Disegni della Biblioteca Reale di Torino» (Torino, 1990), «Ambrogio da Fossano detto il Bergognone. Un pittore per la Certosa» (Pavia, 1998),  «Ut pictura ita visio. Dipinti olandesi del secolo d'oro da collezioni private italiane» (Vercelli, 1999) e «Cielo, terra e acque. Il paesaggio nella pittura olandese e fiamminga tra Cinquecento e Seicento» (Aosta, 2006).

Nel 2001 Nanni, come lo chiamavano amici e colleghi, ha fondato a Torino il Centro internazionale delle riviste d’arte e quattro anni dopo la rivista «Annali di critica d'arte» che ha continuato a dirigere. Per molti anni ha anche presieduto la Società italiana di storia della critica d’arte (Sisca) di cui è stato uno dei padri fondatori.
Spigolando nella bibliografia di Sciolla, autore di numerosi libri e svariati articoli per riviste di storia dell'arte italiane e straniere, ricordiamo il fondamentale La critica d’arte del Novecento (Utet, 1995) e la collana «Il disegno» che curò per l'Istituto Bancario San Paolo di Torino.

Il professor Gianni Carlo Sciolla

Barbara Antonetto, 05 marzo 2017 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Quasi trent’anni dopo il Museo Provenzale del costume e del gioiello di Grasse, la Maison di profumi prosegue nel proprio sostegno allo studio della conservazione del patrimonio provenzale inaugurando il Museo della moda e del costume di Arles

A Firenze, sotto gli occhi dei visitatori del Museo Stefano Bardini e finanziato dai Friends of Florence, si svolge il restauro del «San Michele arcangelo che abbatte il drago» di Piero del Pollaiolo, fratello minore del più noto Antonio, pittore e orefice

Torna il festival che investe nella creazione contemporanea come catalizzatore per capire e vivere nel mondo di oggi e per fare società

Spoleto, città che si potrebbe definire un palinsesto di secoli costellato di sculture degli anni Sessanta, per la presentazione dell’annata olearia ha ideato percorsi turistici tra i Colli Amerini e i Colli Orvietani alla scoperta di tesori d’arte e del prodotto più rappresentativo della storia millenaria di quei territori

Addio al professore che ha fatto amare la critica d'arte | Barbara Antonetto

Addio al professore che ha fatto amare la critica d'arte | Barbara Antonetto