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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliA cinquant’anni dalla scomparsa di Charles-Edouard Jeanneret-Gris, in arte Le Corbusier, mentre la Francia si prepara a candidare l’opera del visionario architetto alla lista del patrimonio dell’umanità dell’Unesco (candidatura già respinta due volte), il Musée d’art moderne et contemporain del Centre Pompidou allestisce la mostra «Le Corbusier-Misure de l’homme», che si tiene dal 29 aprile al 3 agosto. Il museo parigino mette l’accento sull’aspetto «umanista» e la relazione con il corpo umano che fu il filo rosso del lavoro di Le Corbusier, morto in Costa Azzurra, a Roquebrune-Cap-Martin, il 27 agosto 1965, a 77 anni. Le Corbusier inventò il «Modulor» nel 1943: sulla scia dell’uomo vitruviano di Leonardo, l’architetto svizzero naturalizzato francese nel 1930, disegnò una figura d’uomo stilizzato, alto 183 cm con un braccio alzato. Questa figura divenne l’unità di misura per alcuni dei suoi progetti più famosi, come l’Unità di abitazioni di Marsiglia, nota con il nome di Cité radieuse, o la cappella di Notre-Dame du Haut, a Ronchamp. Il disegno originale del Modulor, un concetto rivoluzionario che Le Corbusier teorizzò nel 1949 in Saggio su una misura armonica alla scala umana universalmente applicata all’architettura e alla meccanica, è esposto al Pompidou insieme a circa 300 opere, tra dipinti, sculture, disegni, progetti, fotografie e modellini. La retrospettiva ripercorre tutta la multiforme opera dell’architetto, con un percorso che si vuole inedito. In occasione dell’anniversario, diversi eventi sono previsti per tutto il 2015 anche alla Ville Savoye, che l’architetto costruì tra il 1928 e il 1931 a Poissy, nella regione di Parigi. Dal 30 aprile al 15 giugno vi si tiene la mostra «Folding Cosmos-Le Corbusier et le Japon».
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