Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Gaspare Melchiorri
Leggi i suoi articoliIn Sardegna, nel territorio del comune di Pompu (Or), sarà ben presto fruibile ai visitatori il nuraghe Santu Miali. Le opere di consolidamento sono state completate nello scorso aprile, mentre sono in fase di ultimazione le operazioni di restauro sui reperti archeologici rinvenuti durante le indagini.
L’intervento, condotto sotto la direzione scientifica della Soprintendenza di Cagliari, rientra nel più ampio progetto «A spasso nel tempo», un’iniziativa di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico e culturale del Parte Montis (un’antica unità territoriale amministrativa sarda, sorta di provincia di epoca medievale, denominazione ora riutilizzata), che vede il Comune di Pompu come capofila e quello di Masullas (Or) come partner, iniziativa cofinanziata dal Ministero della Cultura attraverso il Fondo Cultura.
Gli interventi si sono concentrati in particolare sul corridoio d’accesso al bastione, un’area già oggetto di precedenti scavi. Si è resa indispensabile un’operazione attenta di consolidamento e ricomposizione dei blocchi di arenaria per certificare la stabilità strutturale e, soprattutto, consentire l’accesso in sicurezza al cortile interno del nuraghe.
Il sito si trovava in uno stato di conservazione critico e l’azione era stata anticipata da una campagna di scavi archeologici conclusasi lo scorso anno, che aveva permesso di liberare il cortile e il corridoio dai sedimenti. I ritrovamenti effettuati coprono un arco temporale significativo, testimoniando delle diverse fasi di vita e di riutilizzo dell’edificio: dalle originarie fasi nuragiche fino ai successivi insediamenti di epoca punica e romana.
Le precedenti campagne di scavo avevano già portato alla luce elementi fondamentali per la comprensione del sito, tra cui la scoperta di un serbatoio idrico scavato nella roccia e rivestito in muratura, risalente a un periodo immediatamente successivo a un crollo della struttura durante l’ultima fase dell’Età del Bronzo.
La conclusione di questa fase del progetto è stata accolta con soddisfazione dagli amministratori locali. «Siamo molto soddisfatti per la qualità degli interventi svolti e per la collaborazione tra istituzioni che ha reso possibile questo importante risultato, dichiara il sindaco di Pompu, Moreno Atzei. Il nuraghe Santu Miali rappresenta un patrimonio identitario di grande valore, che auspichiamo possa presto essere reso fruibile e pienamente valorizzato anche dal punto di vista turistico e culturale». Il completamento di questa fase segna, infatti, un momento fondamentale per la conoscenza e la tutela del sito.
Il nuraghe Santu Miali è stato recentemente al centro dell’attenzione anche per aver ottenuto un finanziamento aggiuntivo nell’ambito del Progetto di Sviluppo territoriale dell’Unione dei Comuni Parte Montis. L’obiettivo finale, come ribadito dal sindaco Atzei, è quello di rendere Santu Miali un luogo di visita e di memoria accessibile a tutti, contribuendo alla salvaguardia della storia e a un nuovo impulso per l’attrattiva del Parte Montis. In programma, inoltre, c’è la digitalizzazione del sito archeologico, che consentirà una fruizione interattiva e innovativa del monumento, permettendone l’esplorazione virtuale anche a distanza.
Altri articoli dell'autore
Gli ambiti in questione riguarderanno, ad esempio, il paesaggio, le tradizioni orali, la narrativa e la toponomastica, la musica e le arti dello spettacolo di tradizione o l’espressione artistica di strada
Il complesso della settecentesca dimora vesuviana, opera di Ferdinando Fuga, è oggetto di un grande progetto di riqualificazione, per un investimento totale di oltre 43 milioni di euro
Databile al XV secolo, si ritiene che al suo interno si trovi la tomba del primo imam sciita, Ali ibn Abi Talib
La città romagnola è stata selezionata per il settore «artigianato e arti popolari» (tradizione della ceramica), quella ligure per il design (settore nautico)



